Notevoli ritardi e costi esorbitanti per i lavori del nuovo collegamento ferroviario. I rilievi sollevati dall’ANAC.

Autorità Nazionale Anticorruzione

Data:
22 febbraio 2024

Catanzaro, notevoli ritardi e costi esorbitanti per i lavori del nuovo collegamento ferroviario

Notevoli ritardi nei tempi previsti per la realizzazione dell’opera. Incrementi dei costi dell’intervento esorbitanti. Non conformità delle procedure ai principi di tempestività ed economicità dei lavori. Gestione complessiva poco efficace da parte della stazione appaltante, che non ha operato in maniera energica per evitare o comunque limitare le pesanti lentezze che si sono accumulate nella esecuzione delle opere.

Sono questi alcuni dei rilievi sollevati da Autorità Nazionale Anticorruzione nei confronti della Regione Calabria per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario metropolitano tra la stazione F.S. di Catanzaro Germaneto e l'attuale stazione di Catanzaro Sala, con l’adeguamento a linea metropolitana della rete ferroviaria esistente. Un’opera di rilievo, che ha raggiunto come importo attuale del contratto 116 milioni di euro.

La vigilanza Anac si è conclusa al termine di una prolungata istruttoria anche con una ispezione in loco, che ha rilevato diverse criticità, come indicato nella delibera n.35 approvata dal Consiglio dell'Autorità del 10 gennaio 2024. Il progetto della Regione Calabria fu approvato nel luglio del 2013, ma nel tempo ha subito parecchie modifiche, stralci, varianti, adeguamenti, che hanno determinato ritardi e rallentamenti.

I rilievi dell'Autorità

In primo luogo, Anac ha riscontrato “un iter tecnico/amministrativo non improntato ai criteri di economicità e tempestività stabiliti dalla legge, con un progressivo incremento del costo dell’intervento e del tempo di esecuzione”. “L’importo contrattuale è stato più volte accresciuto – spiega l’Autorità - passando da 81.623.701 euro nel 2015 a 116.103.766 euro nel 2022, a seguito della terza perizia di variante, con un aumento complessivo quindi del 42,22% circa, a cui si aggiungono ulteriori 6.733.656,21 euro corrisposti all’impresa a seguito dell’Atto transattivo del 16.12.2019”.

Per quanto riguarda la dilatazione dei tempi, Anac rileva che questa sia avvenuta sia per quanto riguarda la progettazione esecutiva, sia per l’esecuzione dei lavori.
Per quanto riguarda la fase contrattuale, l’Autorità ha riscontrato una “genericità del contratto di appalto relativamente alle penali per ritardi, nonché una sua sostanziale disapplicazione”. Criticità, infine, sono emerse “nell’utilizzo della perizia di variante, con modifiche plano-altimetriche che avrebbero potute essere già previste in sede di progettazione”.

Il lungo lasso di tempo trascorso tra la progettazione definitiva (luglio 2013) – scrive Anac – e quella esecutiva (dicembre 2017), ha determinato il mutamento delle esigenze, con conseguenti richieste di modifiche e integrazioni progettuali. “Le numerose modifiche apportate al progetto appaltato hanno comportato, pertanto, che l’intero intervento sia stato realizzato con una generale incertezza riguardo ai costi complessivi e ai tempi di esecuzione, con un notevole sviluppo del contenzioso e con una ridotta produttività di cantiere”.

La Delibera Anac

Delibera n. 35 del 10 gennaio 2024.pdf

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