Certificato medico telematico valido dal giorno precedente a quello di redazione

Con le circolari n. 63 del 7 marzo 1991 e n. 147 del 15 luglio 1996, l’Inps ha fornito indicazioni in merito ai certificati di malattia validi dal giorno precedente a quello di redazione.

Se pur molto datate, le istruzioni che l’Istituto fornisce mediante tali circolai sono tuttora valide.

In particolare, le istruzioni precisano che il certificato di malattia ha validità dal giorno di redazione e l’eventuale compilazione della voce “dichiara di essere ammalato dal…” assume rilevanza solo come dato anamnestico.

Tuttavia, l’istituto ammette la possibilità di riconoscere la sussistenza dello stato morboso e la relativa “copertura” previdenziale di malattia anche dal giorno precedente alla data di redazione del certificato medesimo, solo in caso di certificazione rilasciata durante una visita domiciliare.

Diversamente, in caso di visita ambulatoriale l’inizio della malattia non può essere anticipato al giorno precedente e, di conseguenza, le giornate anteriori al rilascio della certificazione si considerano non documentate e non retribuite.

È chiaro che, se nella certificazione non risulta la data di inizio dichiarata dal lavoratore, l’inizio della malattia decorre dalla data di effettuazione della visita medica.

In seguito all’introduzione del certificato telematico e dell’implementazione dei dati contenuti nel medesimo certificato, tale facoltà è rimasta valida ed è possibile inserire nella “maschera” del certificato se la visita è stata eseguita in ambulatorio o presso il domicilio del paziente.

Inoltre, si fa presente che è rinvenibile sul sito INPS la sezione aggiornata denominata “Domande frequenti su certificati medici telematici”, in cui l’istituto ha raccolto le risposte alle domande più frequenti sul tema e in cui si legge: “È bene precisare che la data di inizio della malattia è un dato anamnestico e spesso non coincide con la data di inizio prognosi. Quest'ultima coincide con la data di rilascio del certificato e eventualmente nei soli casi previsti retroagisce al massimo di un giorno (circolare INPS 15 luglio 1996 n. 147).”

14 febbraio 2024           Ylenia Daniele

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