Storno e riemissione fattura elettronica intestata alla biblioteca comunale anziché al comune sede legale
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
Risposta del Dott. Alessandro Giordano
QuesitiLa comandante della Polizia Locale ha sottoscritto un accordo (“Foglio patti e condizioni per l’utilizzo di area adibita a parcheggio”) con una ditta nell’area industriale, in cui il Comune concede ad uso esclusivo i parcheggi antistanti la ditta dietro un corrispettivo annuale di 1.800 €.
Nell’accordo non si parla di emettere fatture e la ditta mi sta pressando perché vuole l’iban per il pagamento.
Dato che io l’ho saputo solo ora, sto prendendo tempo, perché, considerato che per altri casi simili emetto fatture per i parcheggi, volevo chiederti se noi dobbiamo per forza emettere fattura o se posso fare a meno dato che non è prevista nell’accordo e la ditta non la chiede.
In caso affermativo, è da considerarsi a fini commerciali o istituzionali?
L'articolo 4, secondo comma, n. 2), del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 prevede che si considerano comunque effettuate nell'esercizio di imprese "le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte da (...) enti pubblici e privati, compresi i consorzi, le associazioni, o altre organizzazioni senza personalità giuridica e le società semplici, che abbiano per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali o agricole".
Il successivo quarto comma del medesimo articolo 4, stabilisce, peraltro, che "Per gli enti indicati al n. 2) del secondo comma, che non abbiano per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali o agricole, si considerano effettuate nell'esercizio di imprese soltanto le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte nell'esercizio di attività commerciali o agricole".
A riguardo l’amministrazione finanziaria si è espressa in passato con documenti di prassi (ex multis Risoluzione del 14/12/2001, Risoluzione del 06/06/2002 n. 174/E, Risoluzione del 12/03/2004 n. 36) evidenziando che l'uso di poteri propri della pubblica autorità (escludendo, pertanto, la rilevanza ai fini IVA dell'attivita' svolta dal Comune) si configura nelle seguenti ipotesi:
In ordine alla corretta interpretazione del concetto di "pubblica autorità", occorre necessariamente far riferimento al consolidato orientamento formulato in proposito dalla Corte di Giustizia, la quale ha più volte ribadito che "le attività esercitate in quanto pubbliche autorità, ai sensi dell'art. 4, n. 5, primo comma, della sesta direttiva, sono quelle svolte dagli enti pubblici nell'ambito del regime giuridico loro proprio, escluse le attività da essi svolte in base allo stesso regime cui sono sottoposti gli operatori economici privati".
Traspare quindi che il canone non debba essere assoggettato ad imposta sul valore aggiunto per le motivazioni riportate in premessa.
In tema di emissione di fattura elettronica, l’art. 22 del DPR 633/1972 e la risposta n. 135/2019 a cura dell’Agenzia delle entrate confermano la non rilevanza IVA dei proventi da parcheggi pubblici in capo ai gestori "istituzionali" in quanto “le cessioni di titoli di sosta di gestori istituzionali sono operazioni fuori campo IVA ai sensi dell'articolo 4, quarto comma, del D.P.R. n. 633 del 1972 e sono certificate mediante ricevuta”.
2 febbraio 2024 Alessandro Giordano
Per i clienti Halley: ricorrente QR n. 4971, sintomo n. 5011
Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli
Risposta dell'Avv. Elena Conte
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta di Andrea Dallatomasina
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: