Disponibile l’elenco provvisorio dei comuni che hanno manifestato l’interesse al finanziamento per le attività socioeducative per l’anno 2025
Dipartimento per le politiche della famiglia – 30 maggio 2025
Consiglio di Stato, Sezione II – Sentenza 22 gennaio 2024, n. 806
Servizi Comunali Abusi ediliziConsiglio di Stato, Sezione II – Sentenza 22 gennaio 2024, n. 806
Sull’interesse del condomino ad agire in giudizio contro un abuso edilizio
Edilizia e urbanistica – Abuso edilizio – Giustizia amministrativa – Condominio – Interesse al ricorso
Il requisito della vicinitas, quale condizione della legittimazione ad agire, è intrinseco nella qualità di condomino ma non assorbe, neppure in tale peculiare ipotesi, quello dell’interesse ad agire, che va dimostrato in concreto, anche in corso di causa; esso, tuttavia, sussiste ogniqualvolta l’intervento contestato sia una sopraelevazione, e il condomino lamenti il pregiudizio all’aspetto architettonico dell’edificio, giusta l’operatività in tali ipotesi dell’art. 1127, commi 2 e 3, c.c. operatività dell’art. 1127 c.c. (1).
Edilizia e urbanistica – Abuso edilizio – Acquisizione al patrimonio del comune – Inottemperanza – Accertamento
Benché la sanzione acquisitiva al patrimonio dell’ente, in caso di inottemperanza dell’ordine di demolizione dell’abuso edilizio, operi «di diritto», non è possibile prescindere dagli adempimenti formali necessari al fine di addivenire al trasferimento di proprietà, che necessita di un titolo; pertanto, il mancato accertamento dell’inottemperanza, unitamente peraltro all’adozione di atti e/o comportamenti dell’Amministrazione incompatibili con l’esercizio di tale potestà acquisitiva, possono escludere la colpevolezza del proprietario, non determinando il trasferimento della proprietà, ferme restando le responsabilità – civili, amministrative, penali e contabili – dei funzionari dei funzionari che non hanno dato seguito al procedimento sanzionatorio secondo le scansioni temporali previste dal legislatore (2)
Edilizia e urbanistica – Abuso edilizio – Accertamento – Titolo edilizio
Lo stato legittimo dell’immobile è altra cosa rispetto alla sua consistenza originaria e va desunto dall’ultimo titolo di legittimazione rilasciato; qualora un titolo edilizio esista e sia proprio lo “scostamento” dallo stesso e la sua richiesta di sanatoria ad attivare il procedimento sanzionatorio, non è certo possibile riferirsi ad una ipotetica situazione preesistente al titolo stesso, salvo introdurre una forma di improprio e generalizzato condono di tutte le modifiche intervenute medio tempore, legittimate o meno (3).
(1) Non risultano precedenti negli esatti termini.
(2) Non risultano precedenti negli esatti termini.
(3) Non risultano precedenti negli esatti termini
Dipartimento per le politiche della famiglia – 30 maggio 2025
Dipartimento per le politiche della famiglia – 7 maggio 2025
Consiglio di Stato, Sezione II - Sentenza 2 aprile 2025, n. 2814
Consiglio di Stato, Sezione IV - Sentenza 2 aprile 2025, n. 2808
Corte dei conti, deliberazione n. 105/2025
Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale
In collaborazione con: