Richiesta di accesso agli atti amministrativi concernenti una concessione cimiteriale perpetua di tomba di famiglia
Risposta dell'Avv. Elena Conte
Risposta dell'Avv. Lorella Martini
QuesitiCanone unico patrimoniale: da regolamento il rinnovo non costituisce nuova concessione e il versamento è dovuto per anno solare.
Una impresa edile, chiede il rinnovo con tariffa agevolata? E’ Possibile?
Le tariffe prevedono: primi 14 gg € 0,95; successivi 15 gg € 0,67 e oltre 30 gg € 0,34.nuovo anno solare (2024) per cui il calcolo del canone deve riprendere le tre fasce periodiche oppure la tariffa agevolata oltre 30 gg?
Ad integrazione del quesito in oggetto, si evidenzia, in particolare:
· L’art. 17 comma 6: Ai fini della determinazione del canone, il rinnovo di una concessione o autorizzazione annuale non costituisce una nuova concessione o autorizzazione.
· L’art. 25 comma 2: Le occupazioni di suolo pubblico e le diffusioni pubblicitarie annuali, sono soggette al pagamento del canone per anni solari, a ciascuno dei quali corrisponde un’obbligazione autonoma. (N.B. occupazioni di suolo in generale oppure annuali?)
· L’art. 30 comma 1: Il versamento del canone per le occupazioni e la diffusione di messaggi pubblicitari a carattere annuale è dovuto per anno solare a ciascuno dei quali corrisponde un’obbligazione autonoma.
Per una maggiore completezza cerco di esporre il quesito già trasmesso in maniera più dettagliata:
tariffe: primi 14 gg € 0,95; successivi 15 gg € 0,67 e oltre 30 gg € 0,34.
inizio anno solare 2024.
Una ditta edile inoltra richiesta di rinnovo di una concessione per il periodo 01.01.2024-30.06.2024 richiedendo l’applicazione, ai sensi dell’art. 17 comma 6, della tariffa oltre 30 gg € 0,34, per tutto il periodo.
Considerato che trattasi di tributo e, conseguentemente, soggetto all’anno solare, si richiede se sia corretta l’interpretazione di seguito indicata:
all’inizio dell’anno si calcola il canone con i tre periodi e le successive richieste di rinnovo nel corso dell’anno si calcola con la tariffa agevolata oltre 30 gg anche se dubito della correttezza del regolamento in quanto trattasi di occupazione temporanea che “nasce e cessa” con l’elaborazione stessa.
Il presupposto giuridico da cui parte il Comune per dirimere la questione è corretto: il canone unico patrimoniale ha natura tributaria ed è dovuto per anno solare. Per cui si dovrebbe concludere che, con il nuovo anno, il concessionario deve pagare il canone quantificato sulla base dei tre progressivi scaglioni di tariffa
E’ altrettanto vero però che la lettera dell’art. 17, comma 6, del regolamento giustifica la pretesa del contribuente.
La sua legittimità è però discutibile.
Peraltro, le altre norme citate in quesito (art. 25,c.2 – dove ritengo che la qualifica di “annuali” vada riferito anche alle occupazioni di suolo pubblico - e art. 30, c.1) sembrano smentire questa interpretazione.
Ad avviso della scrivente, la soluzione cui giunge il Comune è condivisibile, non tanto per ragioni giuridiche (l’art. 17,comma 6, fa riferimento solo a concessioni annuali), quanto per ragioni di opportunità: in questo modo “si andrebbe incontro” al contribuente che ha fatto affidamento su una norma che, benchè di dubbia legittimità, giustifica la sua pretesa di canone agevolato.
Il consiglio è comunque quello di eliminare il comma 6 dell’art.17 dal Regolamento il prima possibile.
18 gennaio 2024 Lorella Martini
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