Autenticazione sottoscrizione dell’accettazione della candidatura e soccorso istruttorio in caso di omessa indicazione del luogo di autenticazione della sottoscrizione
T.a.r. per la Calabria, sezione I - Sentenza 2 maggio 2025, n. 787
Risposta della Dr.ssa Elena Conte
QuesitiIn merito all'emissione delle ingiunzioni di pagamento per sanzioni relative a Regolamenti Comunali ed Ordinanze Sindacali vorrei porre il seguente quesito:
La Polizia Locale ha emesso dei verbali per infrazioni a Regolamenti Comunali e/o Ordinanze Sindacali che non sono stati pagati entro i termini di scadenza.
L’infrazione è stata accertata dall’unico componente del Servizio Polizia Locale nonché Responsabile del Servizio che ha redatto e notificato il relativo verbale.
Visti i diversi pareri visionati sul web in tema di competenza all’emanazione dell’ordinanza d’ingiunzione che spazia dal Dirigente, Responsabile del Servizio, Sindaco o altra ufficio preposto con apposito regolamento, nonché rispetto principi di trasparenza, terzietà/imparzialità,.. in detta fattispecie, al fine di non incorrere in abusi e/o procedimenti nulli, la domanda è:
L’ingiunzione di pagamento, la sottoscrive il Responsabile del Servizio che ha anche accertato l’infrazione ed emesso il verbale, da intendersi a conclusione del procedimento sanzionatorio oppure a firma del Sindaco che nel caso in specie (Ordinanze e/o Regolamenti) sarebbe l’Autorità Competente? Oppure da altre figure incaricate aventi requisiti di legge (es. società di riscossione, ecc)?
L’attuale assetto dei poteri all'interno degli enti locali è improntato ad una rigida ed effettiva separazione delle funzioni di indirizzo e controllo di competenza degli organi politico-elettivi, da quella di gestione amministrativa, finanziaria e tecnica di competenza dei dirigenti o in mancanza, dei responsabili degli uffici e dei servizi ai sensi dell'art. 107 del T.U.O.E.L. D.lgs. n. 267/2000. Quest’ultimo articolo contiene una norma di chiusura stabilendo che, a decorrere dalla data di entrata in vigore del testo unico medesimo, le disposizioni che conferiscono agli organi di governo l’adozione di atti di gestione o di atti o provvedimenti amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti, salvo quanto previsto dall'art. 50, c. 3 e dell'art. 54, che, come è noto, si riferiscono alla competenza del Sindaco all'adozione degli atti spettatigli in qualità di Ufficiale di governo nonché l'esercizio delle funzioni attribuitegli quale Autorità locale di P.S. e quale rappresentante dell’Ente.
Alla luce del quadro normativo sopra sintetizzato, la competenza ad emettere le ordinanze/ingiunzioni o l’ordinanza di archiviazione prevista dall'art. 18 della legge n. 689/1981, spetta ai dirigenti o, in loro assenza, ai responsabili degli uffici e dei servizi ai quali, ai sensi dell'art. 107, compete l’adozione di tutti i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presuppone accertamenti e valutazioni anche di natura discrezionale, nel rispetto dei criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo.
In argomento, la Corte di Cassazione civile, Sez. I, n. 6362/2004, ha sostenuto che, dall'entrata in vigore del D.Lgs. n. 267/2000, deve riconoscersi in capo ai dirigenti la competenza ad irrogare le sanzioni amministrative, trattandosi di atti autoritativi posti in essere da una pubblica amministrazione nell'esplicazione di una potestà amministrativa ed aventi rilevanza esterna.
Ciò detto è onere delle Amministrazioni provvedere a disciplinare la materia in esame adottando un apposito regolamento nel quale saranno individuati gli uffici competenti ad emettere le ordinanze/ingiunzioni o di archiviazione.
Nella stesura del citato regolamento, si dovrà tenere presente che, per salvaguardare la terzietà degli organi giudicanti da quelli che accertano, non potrà essere identificato, quale autorità competente a emettere le ordinanze in discorso, il comandante o il responsabile del servizio di polizia municipale (cfr. Cass. Civ., sez. I, 27/01/2004, n. 874), sebbene sul punto si riscontrano anche orientamenti di segno contrario. L’accertatore ed il responsabile competente per l’adozione dell’ordinanza ingiunzione potrebbero appartenere, o non appartenere, alla medesima area, questo in base alla libera organizzazione dell’Ente e all’assegnazione delle competenze per materia.
21/12/2023 Dr.ssa Elena Conte
Per i clienti Halley: ricorrente n.QS2870, sintomo n.QS2942
T.a.r. per la Calabria, sezione I - Sentenza 2 maggio 2025, n. 787
Ministero dell’Interno – Circolare 15 maggio 2025, n. 47
Ministero dell’Interno - Circolare DAIT n. 47 del 15 maggio 2025
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