Procedura fallimentare chiusa senza la vendita dell'immobile e il proprietario ha riavuto la disponibilità del bene

Il comma 768 della legge 160/2019, in assoluta continuità con la precedente normativa, prevede che “Per gli immobili compresi nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa, il curatore o il commissario liquidatore sono tenuti al versamento della tassa dovuta per il periodo di durata dell'intera procedura concorsuale entro il termine di tre mesi dalla data del decreto di trasferimento degli immobili”.

Nel caso in esame, il fabbricato non è stato venduto a conclusione della procedura concorsuale, per cui, fermo restando la sospensione dal pagamento del tributo per la durata della procedura stessa, il curatore non era tenuto al versamento dell’imposta.

La responsabilità torna in questo caso al proprietario che ha riavuto la disponibilità del bene in bonis come enunciato dalla Corte di Giustizia di Secondo Grado della Sicilia, sez. XIX, 05 ottobre 2023 con la sentenza n. 8081.

Data la sospensione del pagamento, le somme devono essere recuperate dalla data di chiusura della procedura  concorsuale, senza applicazione di sanzioni ed interessi e soggetti alla decadenza decorrente dalla medesima data.

7 dicembre 2023           Luigi D’Aprano

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