Il fondo opere indifferibili (FOI) nasce per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, registrati a seguito dell’aggiornamento, per l’anno 2023, dei prezzari regionali e in relazione alle procedure di affidamento delle opere pubbliche avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, anche tramite accordi quadro ovvero affidate a contraente generale. Esso copre esclusivamente i maggiori costi riguardanti la voce «lavori» del quadro economico dell'intervento ovvero alle altre voci del medesimo quadro economico qualora le stesse, ai sensi della normativa vigente, siano determinate in misura percentuale all'importo posto a base di gara e il loro valore sia funzionalmente e strettamente collegato all'incremento dei costi dei materiali. Nel fabbisogno finanziario emergente è compreso l'incremento dei prezzi delle forniture di materiali da costruzione che siano funzionalmente necessarie alla realizzazione dell'opera. Il FOI rappresenta a tutti gli effetti un cofinanziamento (anche su Regis), per cui come tale deve essere considerato, anche se presenta alcune peculiarità rispetto alle altre possibili fonti proprio in virtù dell’anzidetto vincolo di destinazione. Esso quindi, nel quadro economico può essere applicato unicamente alla voce di spesa relativa ai lavori (o a talune specifiche voci rientranti tra le somme a disposizione laddove, per espressa previsione normativa, le stesse debbano necessariamente essere determinate in misura percentuale all’importo posto a base di gara nell’ipotesi in cui il loro valore sia funzionalmente e strettamente collegato all’incremento dei costi dei materiali) e non ad altre voci di spesa (ad es. la progettazione).
Le Faq
Analizziamo quindi i contenuti delle faq della Rgs classificandole per argomento.
1. Fabbisogno.
La prima faq si sofferma proprio sulla determinazione del fabbisogno da coprire con il FOI, stabilento che questo debba essere già compreso nel quadro economico posto a base di gara. Pertanto, il FOI non può finanziare la revisione prezzi in corso d’opera prevista dall’art 60 del D. Lgs. 36/2023.
2. Ribassi di gara.
Per quanto riguarda i ribassi d'asta, essi rimangono disponibili per il progetto fino alla sua conclusione e non è necessario distinguerli per quote, rispettivamente, riguardanti il contributo originario ed il FOI. Salvo istruzioni specifiche dall'Amministrazione finanziatrice della misura, le economie generate dai ribassi d'asta possono essere utilizzate integralmente per le varianti in corso d'opera che rispondono ai requisiti del codice dei contratti e ritenute indispensabili per il completamento del progetto. Tuttavia, è importante notare che le economie generate da progetti conclusi vengono restituite prioritariamente al FOI, come stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 luglio 2022, articolo 6, comma 6 e dal decreto ministeriale 10 febbraio 2023, articolo 11. In nessun caso le economie possono essere utilizzate per varianti suppletive, con eccezione di quelle derivanti da circostanze impreviste e imprevedibili secondo quanto previsto dal medesimo codice dei contratti tese a realizzare, migliorare e completare opere originariamente non previste nel progetto finanziato e posto a base di gara.
3. Rilevanza contabile del contributo.
Il contributo FOI incrementa il finanziamento destinato in origine alla stessa opera. Pertanto, il FOI segue le stesse regole di tracciabilità del finanziamento principale. In caso di interventi PNRR, esso deve quindi essere contabilizzato negli stessi capitoli/articoli di bilancio in cui sono stanziate le risorse PNRR o le altre risorse (per esempio, PNC) per finanziare l’opera o comunque in capitoli/articoli collegati ai primi e che presentino le stesse caratteristiche di tracciabilità. Per quanto riguarda il PNRR, il FOI segue le stesse regole del finanziamento principale. Per le richieste di anticipazione e la rendicontazione, sia l'Amministrazione titolare che la stazione appaltante devono considerare l'importo PNRR aumentato dalla quota FOI come valore finanziario dell'intervento.
4. Rendicontazione.
In merito alla rendicontazione su ReGis, la voce “importo richiesto” è calcolata applicando all’“importo totale pagamento” la percentuale di costo ammissibile (finanziamento a valere Pnrr e FOI) sul totale del finanziamento. Esempio: in un'opera complessiva dell’importo di 100 €, di cui 60 € finanziati da Pnrr e 10 € da FOI, nella voce “Importo totale pagamento” inserisci il pagamento effettuato (per esempio 20 €) e nella voce “Importo richiesto” inserisci il 70% di 20 € (14 €). Il campo “di cui iva richiesto” è calcolato con le stesse modalità applicate al periodo precedente.”. In fase di redazione del rendiconto, occorrerà dunque inserire, alla voce “importo totale pagamento” l’importo totale dell’intervento comprensivo degli importi cofinanziati, mentre alla voce “importo richiesto” occorrerà inserire solamente la parte di costo ammissibile (vale a dire il finanziamento Pnrr e il FOI). L’iva andrà calcolata proporzionalmente alla ripartizione dei succitati importi. Per quanto concerne poi i giustificativi di spesa, occorrerà specificare in fattura il cup relativo all’intervento di riferimento, specificando la quota finanziata a carico del Pnrr, quella a carico di altre fonti di finanziamento e quella eventualmente a carico del FOI. Per quanto riguarda il PNC o altre linee di finanziamento, le modalità di erogazione del FOI verranno comunicate in una circolare successiva. In entrambi i casi, le Amministrazioni titolari delle misure dovrebbero dare priorità all’uso delle risorse finanziarie disponibili per le singole misure/linee di intervento. È necessario predisporre un unico SAL senza distinguere le fonti di finanziamento.
5. Somme non spese.
Le risorse del FOI non più necessarie a coprire il fabbisogno dovuto agli aumenti dei prezzi, devono essere restituite una volta concluso il progetto. Di conseguenza, è essenziale mantenere gli importi FOI nell'apposito accantonamento e non utilizzarli per altre finalità fino a quando non avviene la restituzione. Si può segnalare l’accantonamento nel sistema di monitoraggio ReGiS, nella voce del Quadro Economico (QE) denominata “Altro”.
Conclusioni
l quadro concettuale di riferimento per la gestione del FOI ora è più chiaro, ma richiede comunque notevole attenzione e un puntuale coordinamento fra uffici finanziari e uffici tecnici, al fine di evitare di incorrere in irregolarità che potrebbero essere rilevate in sede di controllo.
Articolo di Matteo Barbero