Gestione corrispondenza dei cittadini iscritti nella via fittizia

Per quanto riguarda il servizio di fermo posta ricordo che non esiste nessun obbligo in capo al comune di ritirare la corrispondenza indirizzata alle persone senza fissa dimora, ma la prassi è illegittima. Il Regolamento Generale sulla protezione dei dati considera i dati oggetto di corrispondenza come dati sensibili e per poter ricevere e gestire la corrispondenza altrui occorre essere un componente della famiglia o il portiere dello stabile. Se non si riveste tale qualità occorre essere stati nominati "mandatari" dal diretto interessato e il mandatario deve accettare formalmente il mandato ricevuto.

Spetta agli interessati, iscritti come senza fissa dimora (o chi per loro), attivarsi per avere il servizio di “fermo posta”, il servizio “Seguimi” o una casella postale, proprio perché sono o dovrebbero essere consapevoli che non potranno mai ricevere corrispondenza all'indirizzo di una abitazione di cui non dispongono; in alternativa dovranno trovare qualcuno che accetti di rappresentarli come mandatario per il ricevimento della corrispondenza, comprese le raccomandate A.R. e le notifiche.

Se non si attivano in tal senso, la posta tornerà al mittente, mentre le raccomandate e le notifiche saranno ugualmente efficaci con le modalità previste per gli irreperibili.

27 Novembre 2023        Andrea Dallatomasina

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