Compenso per collaudatore statico o tecnico-amministrativo

L’art. 61, c. 9, D.L. n. 112/2008 dispone:

“9. Il 50 per cento del compenso spettante al dipendente pubblico per l'attività di componente o di segretario del collegio arbitrale è versato direttamente ad apposito capitolo del bilancio dello Stato; il predetto importo è riassegnato al fondo di amministrazione per il finanziamento del trattamento economico accessorio dei dirigenti ovvero ai fondi perequativi istituiti dagli organi di autogoverno del personale di magistratura e dell'Avvocatura dello Stato, ove esistenti; la medesima disposizione si applica al compenso spettante al dipendente pubblico per i collaudi svolti in relazione a contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.”

A tale proposito, la Ragioneria generale dello Stato (circ. n. 2/2010) ha chiarito:

“(…) Per quanto riguarda gli enti territoriali (…) si evidenzia (…) che (…) tali enti non devono procedere al versamento al bilancio dello Stato. A tal proposito si ritiene utile evidenziare che il 50% del compenso spettante al dipendente per le attività di componente o segretario del collegio arbitrale e di collaudo debba essere riassegnato dall’amministrazione ai fondi per il finanziamento del trattamento economico accessorio, secondo modalità da definirsi autonomamente da parte di ogni singolo ente.”

Pertanto, fatto 100 il compenso spettante per il collaudo, 50 saranno attribuiti al dipendente (peraltro, solo nel caso in cui non beneficia tale attività degli incentivi tecnici) e i restanti 50 saranno destinati al fondo risorse decentrate con le modalità stabilite dalla contrattazione integrativa.

8 novembre 2023           Massimo Monteverdi

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