Autorizzazione alla cremazione e certificato necroscopico di esclusione del sospetto di morte dovuta a reato
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
Risposta della Dott.ssa Lorella Capezzali
QuesitiAbbiamo ricevuto, in quanto comune di nascita, una dichiarazione di nascita di un bambino nato morto alla 33° settimana di gestazione. La dichiarazione è stata resa da entrambi i genitori non coniugati.
Non è stata rilasciata un’autorizzazione alla sepoltura in quanto, su richiesta dei genitori, è stata disposta l’autopsia sul feto, effettuato da un ospedale fuori provincia. Dopo un mese è emerso che il bambino è stato già sepolto nel comune di residenza dei genitori.
Si chiede di chi fosse la competenza al rilascio dell’autorizzazione al trasporto e alla sepoltura nel caso sopra esposto.
Il nato morto è il bambino deceduto nel grembo materno prima del parto e con un’età gestazionale che supera le 28 settimane.
Nel caso la dichiarazione di nascita avviene solo nel comune dove si è verificato l’evento ai sensi dell’art. 30, comma 5 DPR 396/2000, e nella stessa si dà atto che il bambino è nato morto. Non si forma quindi l’atto di morte e l’atto di nascita non viene trasmesso al comune di residenza dei genitori ai sensi dell’art. 12, comma 8 DPR 396/2000 in quanto il nato morto non ha acquistato la capacità giuridica.
Il nato morto è equiparato al cadavere, quindi il permesso al seppellimento e l’autorizzazione al trasporto funebre sono rilasciati dal comune di morte.
Si precisa che per un nato morto non deve essere emesso anche l’avviso di morte, a meno che il bambino sia nato e dopo pochi istanti deceduto, ma a qual punto non sarebbe più definibile nato morto.
Comunque la competenza alla gestione degli adempimenti del nato morto sono del comune di decesso.
12 Ottobre 2023 Lorella Capezzali
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