Indennità aggiuntiva per la polizia locale della Regione Sicilia

L’art. 13, L.R.  n. 17/1990 dispone:

“1. Al fine di consentire il miglioramento dell’efficienza dei servizi di polizia municipale e di promuovere la crescita professionale degli addetti è istituito nel bilancio della Regione un fondo per il miglioramento dei servizi di polizia municipale.

2. La Regione è autorizzata a concedere un contributo, determinato sulla base del corrispondente onere finanziario, ai comuni che abbiano deliberato ai sensi del comma 1 un piano di miglioramento dell'efficienza dei servizi ed abbiano contestualmente previsto l'erogazione, a favore degli addetti di polizia municipale che partecipino alla realizzazione del piano e svolgano le funzioni di cui all'articolo 5 della legge 7 marzo 1986, n. 65, di un'indennità pari alla parte eccedente gli importi previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 13 maggio 1987, n. 268, e successive modificazioni ed integrazioni, relativi all'indennità di cui all'articolo 10 della citata legge n. 65 del 1986.”

Risulta che la Regione abbia già dal 2014 ritenuto abrogata la riserva a favore dei comuni della regione a valere sul Fondo delle autonomie locali, come aveva indirettamente confermato la sezione regionale di controllo per la Sicilia con del. n. 415/2013 che rilevava:

“con il comma 4 ter dell’anzidetto art. 3, introdotto dalla legge regionale 20 luglio 2011, n. 16, è stata espressamente disposta l’abrogazione di “tutte le disposizioni di legge che prevedono riserve, a qualunque titolo, per i comuni a valere sul Fondo delle autonomie locali, diverse da quelle disciplinate dal presente articolo”. E i motivi di tale abrogazione risultano chiari ove si consideri che tale nuova disciplina delle assegnazioni agli enti locali ubicati nel territorio regionale è stata introdotta “nelle more dell’adozione dei provvedimenti attuativi della legge 5 maggio 2009, n. 42”, cioè nella fase di transizione verso il recepimento dei principi del c.d. federalismo fiscale. 

In altri termini, il meccanismo previsto dall’art. 16 della legge regionale n. 41 del 1996 è apparso incompatibile con gli anzidetti principi recepiti nell’ordinamento regionale in quanto strideva nettamente con i nuovi sistemi di assegnazione dei trasferimenti regionali, connotati da una marcata finalizzazione delle sempre più esigue risorse disponibili sul bilancio regionale.

V’è, infine da osservare, che il legislatore regionale non ha limitato l’abrogazione delle riserve a valere sul fondo dei comuni all’esercizio 2011, ma l’ha ulteriormente confermata anche per quelli successivi con la legge 9 maggio 2012, n. 26 (art. 4, comma 7) e 15 maggio 2013, n. 9 (art. 15, comma 7)."

Si ritiene perciò che a fronte dell'approvazione da parte dell’ente locale di un piano di miglioramento dell’efficienza del servizio di PL, la contestuale previsione di un’indennità a favore dei dipendenti che, partecipando alla realizzazione del piano, svolgono le funzioni di polizia giudiziaria, di polizia stradale e di pubblica sicurezza sia ancora erogabile purché finanziata da fondi di bilancio.

3 Ottobre 2023              Massimo Monteverdi

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