Permessi L. 104/1992 e relativa documentazione

Risposta del Dott. Massimo Monteverdi

Quesiti
di Monteverdi Massimo
03 Ottobre 2023

Un dipendente chiede di poter usufruire dei permessi L. 104 per assistere la sorella, paziente oncologica, non convivente (ma residente entro 150 km) perché deve fare visite e terapie frequenti con spostamenti da R….o a B..i. La sorella ha una figlia convivente che fino ad oggi ha usufruito della l. 104, ma che non si sente di effettuare questi viaggi ed ha chiesto aiuto allo zio. 1) sono concedibili i permessi L. 104? 2) se sì che documentazione devo farmi consegnare?

Risposta

L’art. 33, c. 3, L. n. 104/1992 dispone:

3. Il lavoratore dipendente, pubblico o privato, ha diritto a fruire di tre  giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa,  anche  in  maniera  continuativa, per assistere una persona con disabilità in situazione di gravità, che non sia ricoverata a tempo pieno, rispetto alla quale il  lavoratore sia coniuge, parte di un'unione civile ai sensi dell'articolo 1, comma 20, della legge 20 maggio 2016, n. 76, convivente di  fatto  ai sensi dell'articolo 1, comma 36,  della medesima  legge,  parente  o affine entro il secondo grado. (…).”

La sorella del dipendente è parente di secondo grado.

Ne segue che, in linea generale, per l’assistenza alla sorella la norma attribuisce al lavoratore il diritto a usufruire dei permessi in questione.

Quanto alla documentazione da presentare (e considerato che la figlia già usufruiva dei permessi), si ritiene che, contestualmente alla domanda, il dipendente debba presentare:

- certificazione ASL dalla quale risulti che il familiare assistito si trovi in situazione di handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, L. 104/92 (documento certamente già in possesso della figlia della persona da assistere);

- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dalla quale risulti che il familiare disabile non è ricoverato a tempo pieno;

- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dalla quale risulti che il lavoratore sia l’unico componente della famiglia che assiste il familiare disabile;

- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, da rinnovare annualmente, che da parte della A.S.L. non si è proceduto a rettifica o non è stato modificato il giudizio sulla gravità dell’handicap.

29 settembre 2023         Massimo Monteverdi

 

Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 6378, sintomo n. 6482

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