L’indennità di ordine pubblico al personale della polizia locale

L’art. 37, D.P.R. n. 782/1985 dispone che: “per i servizi di ordine e sicurezza pubblica il Questore emana apposita ordinanza di servizio stabilendo le modalità di svolgimento dei servizi stessi, la forza da impiegare, l’equipaggiamento necessario, i responsabili del servizio e le finalità da conseguire. L’ordinanza va comunicata al Prefetto e indirizzata per l’esecuzione ai dirigenti degli uffici, ai funzionari impiegati nonché alle altre forze di polizia ed altri enti eventualmente interessati”.

Che l’indennità spetti anche al personale della polizia locale coinvolto dall’ordinanza di O.P. è stato confermato dalla Circ. Ministero dell’Interno n. 333/ A/9807.G.D.1 del 4 maggio 1993.

Anche la successiva circ. n. 333-G/2.3.81 del dicembre 2006 conferma la spettanza, precisando inoltre quanto segue:

“Al riguardo si sottolinea la necessità che tali forze risultino nell'ordinanza di servizio oltre che numericamente, alla stessa stregua delle altre Forze di Polizia, anche a disposizione della locale Questura, altrimenti gli stessi servizi potrebbero essere considerati normali servizi di istituto delle

suddette categorie.

Inoltre, per questa tipologia di personale, bisogna sottolineare che qualora la giurisdizione territoriale dell'ufficio di appartenenza si estenda oltre il Comune, il servizio di ordine pubblico reso deve intendersi in sede."

Nell’ordinanza deve essere indicata la spettanza dell’indennità di cui all’art. 10, D.P.R. 5 giugno 1990, n. 147, posta in ogni caso a carico dello Stato e fermo restando la sua incompatibilità con l'indennità per servizi esterni, dovuta solo in presenza di attività continuative.

La richiesta di liquidazione dell’indennità sarà inviata alla competente prefettura che procederà ad erogare i compensi dovuti.

4 settembre 2023           Massimo Monteverdi

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