Proroga affidamnento diretto per strutture ospitanti minori

RISPOSTA:

Tra l’ente e l’operatore economico-sociale a cui è affidato il minore si instaura un contratto d’appalto a prestazioni corrispettive, in quanto, a seguito dell'accordo con l'Amministrazione comunale, l’operatore è tenuto ad eseguire una serie di prestazioni concordate tra le parti, a favore del minore. Come controprestazione è pattuito un prezzo da pagarsi al gestore della comunità, normalmente già prefissato da un tariffario.

Pertanto, ai servizi alla persona si applicano le previsioni di cui all’art. 128 del nuovo Codice in base al quale, salvo quanto previsto dall’articolo 127, per l’affidamento dei servizi alla persona si applicano le disposizioni che seguono a quella predetta.

L'affidamento deve garantire la qualità, la continuità, l'accessibilità, la disponibilità e la completezza dei servizi, tenendo conto delle esigenze specifiche delle diverse categorie di utenti, compresi i gruppi svantaggiati e promuovendo il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli utenti.

Pertanto, in base alle soglie di riferimento saranno possibili le varie procedure, dirette, negoziate, aperte, ristrette, con eventuali clausole opzionali di rinnovo, come previsto dal Codice e dalla disciplina in materia di servizi alla persona, ma non si potrà prorogare di volta in volta il rapporto, in quanto l’ordinamento non ammette proroghe sine die ossia senza limite temporale.

Dunque, si farà luogo a rinnovo motivato – ossia di volta in volta a nuovi ed autonomi rapporti negoziali aventi un apposto CIG, ove ne sussistano le relative ragioni di cui si darà motivatamente conto della determinazione gestionale, data la particolare natura della prestazione, o si procederà con affidamenti diretti o negoziati o aperti per periodi lunghi prevedendo il recesso rispetto a rapporti prevedibilmente duraturi ma incerti nel termine finale.

28 agosto 2023             Eugenio De Carlo

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