Imposta di bollo applicabile ai contratti stipulati in forma di scrittura privata

L’art. 2 della tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. n. 642/1972 stabilisce l'applicazione dell'imposta di bollo, fin dall’origine, nella misura di euro 16,00 per ogni foglio per le "Scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie, descrizioni, constatazioni e inventari destinati a far prova tra le parti che li hanno sottoscritti”.

L’art. 24 della tariffa (nella nota a margine) precisa poi: “L'imposta è dovuta sin dall'origine se per gli atti e documenti è richiesta dal codice civile a pena di nullità la forma scritta…”.

Inoltre, l’art. 1350 del codice civile, al punto 13, relativamente agli atti che devono farsi per iscritto, dispone, tra gli altri, che “Devono farsi per atto pubblico [c.c. 2699] o per scrittura privata [c.c. 2702], sotto pena di

nullità (...) gli altri atti specialmente indicati dalla legge”. 

Si richiama inoltre la ris. Agenzia delle Entrate n. 96/E del 16 dicembre 2013 in cui si afferma:

"Il contratto tra la pubblica amministrazione ed un fornitore abilitato è dunque stipulato per scrittura privata e lo scambio di documenti digitali tra i due soggetti concretizza una particolare procedura prevista per la stipula di detta scrittura privata”.

Infine, l’Agenzia delle Entrate, rispondendo all’interpello n. 347/2021, conclude:

“Dal chiaro dettato della norma emerge, dunque, che, le scritture private devono essere assoggettate all'imposta di bollo per ogni foglio nella misura di euro 16,00.”

Si conferma dunque la necessità di assoggettare le scritture private indicate nel quesito a imposta di bollo, nella misura di 16,00 euro per ciascun foglio.

Si precisa che ai sensi dell’art. 5, c. 1, lett. a), D.P.R. n. 642/1972: “il foglio si intende composto da quattro facciate, la pagina da una facciata (…)”.

14/08/2023 dr. Massimo Monteverdi     

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