Intervento sostitutivo per ritardo nelle retribuzioni

Risposta del Dott. Massimo Monteverdi

Quesiti
di Monteverdi Massimo
27 Luglio 2023

Con riferimento alla fattispecie di cui all'art. 30 D. Lgs. n. 50/2016 si chiede di conoscere se rientra nell'intervento sostitutivo anche il pagamento del TFR dovuto a seguito di cessazione del rapporto di lavoro. Si chiede, altresì, di conoscere se l'importo da corrispondere al lavoratore deve essere al netto delle ritenute fiscali e previdenziali (rilevabili dalla busta - paga) e in che modo versare le dette ritenute.

 

Risposta

La disciplina dell’intervento sostitutivo è ora contenuta nell’art. 11, c. 6, D.Lgs. n. 36/2023:

6. In caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva relativo a personale dipendente dell'affidatario o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, impiegato nell'esecuzione del contratto, la stazione appaltante trattiene dal certificato di pagamento l’importo corrispondente all'inadempienza per il successivo versamento diretto agli enti previdenziali e assicurativi, compresa, nei lavori, la cassa edile. In ogni caso sull'importo netto progressivo delle prestazioni è operata una ritenuta dello 0,50 per cento; le ritenute possono essere svincolate soltanto in sede di liquidazione finale, dopo l'approvazione da parte della stazione appaltante del certificato di collaudo o di verifica di conformità, previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva. In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale di cui al primo periodo, il responsabile unico del progetto invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l'affidatario, a provvedervi

entro i successivi quindici giorni. Ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine di cui al terzo periodo, la stazione appaltante paga anche in corso d'opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all'affidatario del contratto ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto.

In relazione all’inclusione del TFR per personale cessato nel concetto di retribuzione appena sottolineato, si ritiene che in esso si debba comprendere anche il TFR, in quanto retribuzione differita.

A proposito dell’erogazione dell'importo netto oppure lordo, si segnala che, nell'interpello n. 33/2010, il Ministero del Lavoro sostiene:

Si ritiene, inoltre, che nella nozione di retribuzione devono essere ricomprese tutte le erogazioni patrimoniali del periodo di riferimento, al lordo di qualsiasi contributo e trattenuta. La retribuzione, così intesa, va dunque più strettamente legata alla definizione di “reddito da lavoro dipendente” valida ai fini fiscali e nella stessa rientrano tutte le erogazioni patrimoniali aventi causa nel rapporto di lavoro in senso lato (…)”.

Tuttavia, si nota una prassi molto frequente nelle pubbliche amministrazioni che prevede la liquidazione del netto in busta, ricavato dai cedolini paga arretrati inviati dall’affidatario inadempiente alla stazione appaltante.

Evidentemente, la prassi dell’importo netto nasce da un’esigenza essenzialmente pratica: la differenza sostanziale esistente tra i contratti collettivi del comparto Funzioni locali e quelli del settore privato fa emergere la difficoltà per il Comune nell’occuparsi direttamente della gestione retributiva e contributiva del personale delle aziende appaltatrici.

Pertanto, se il Comune non può avvalersi di un consulente del lavoro in grado di guidare l’ente nella corretta gestione delle retribuzioni lorde dell’impresa privata, si ritiene che possa provvedere all’erogazione del netto, rimanendo a carico dell’affidatario le relative incombenze riguardanti il versamento dei relativi contributi.

25 luglio 2023               Massimo Monteverdi   

 

Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 6137, sintomo n. 6244

 

 

 

Indietro

Quesiti

Non hai trovato le informazioni che stavi cercando?

Poni un quesito ai nostri esperti

CHI SIAMO

La posta del Sindaco è rivolto ad amministratori ed operatori degli enti locali: ricco di contenuti sempre aggiornati, il cuore del portale risiede nella possibilità di accedere, in modo semplice e veloce, ad approfondimenti, informazioni, adempimenti, modelli e risposte operative per una gestione efficiente e puntuale dell'attività amministrativa.

La Posta del Sindaco - ISSN 2704-744X

HALLEY notiziario

INFORMAZIONI

Ricevi via email i nuovi contenuti pubblicati nel portale

In collaborazione con:

la posta del sindaco

CONTATTI

Email

halley@halley.it

Telefono

+39 0737.781211

×