Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - Rendicontazione Milestone/Target (M&T) connessi alla ottava “Richiesta di pagamento” alla C.E.
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Circolare 30 maggio 2025, n. 15
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
QuesitiHo ricevuto da un consolato la richiesta di trascrizione di una sentenza straniera di divorzio. Si precisa che il matrimonio celebrato all'estero era stato a suo tempo trascritto nel comune AIRE (o ANPR) dello sposo e nel comune AIRE della sposa. La richiesta di trascrizione della sentenza di divorzio, sottoscritta dallo sposo, indica quale luogo di trascrizione entrambi i comuni. Gli sposi attualmente sono iscritti come residenti nel comune dove era iscritto lo sposo. La competenza per la trascrizione spetta ad entrambi i comuni come per gli atti di matrimonio? Si fa presente che il comune di residenza ha già provveduto alla trascrizione e all'aggiornamento dei dati in ANPR.
A differenza di quanto previsto per il matrimonio celebrato all’estero, per il quale esiste la norma (art. 17 del Dpr. 396/2000) che dispone la trasmissione dello stesso al comune di residenza di entrambi gli sposi ai fini della trascrizione, nulla si dice riguardo alla necessità di trascrivere la relativa sentenza di divorzio in entrambi i comuni. Poiché la competenza alla trascrizione della sentenza di divorzio è del comune in cui il matrimonio è stato trascritto, entrambi gli ufficiali dello stato civile potrebbero procedere ad accogliere la richiesta da parte del soggetto interessato e riconoscere efficace la sentenza e procedere alla sua trascrizione, ma in tal caso la sentenza dovrebbe essere in copia autentica e formalmente corretta. Ovviamente se la richiesta avviene attraverso il Consolato via pec quello che arriva con la dichiarazione di conformità del Consolato diventa documento originale per entrambi i comuni.
Chiarito ciò, alla luce del fatto che un comune ha già provveduto alla trascrizione della sentenza ed aggiornato Anpr, mi atterrei al lavoro già fatto ed annoterei a margine del vostro atto di matrimonio la trascrizione effettuata dall’altro comune, verificando l’adempimento sugli atti di nascita senza procedere ad un nuovo riconoscimento che a sentenza già riconosciuta non mi pare abbia un gran significato. Penso che alla base della richiesta dello sposo di trascrivere il divorzio in entrambi i comuni ci sia semplicemente il desiderio legittimo che entrambi i comuni di riferimento abbiano i dati relativi al matrimonio aggiornati.
27 Giugno 2023 Grazia Benini
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2801, sintomo n. 2832
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Circolare 30 maggio 2025, n. 15
Risposta della Dott.ssa Roberta Mugnai
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – 27 maggio 2025
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
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