La persona sottoposta a TSO ha diritto di ricevere comunicazione del provvedimento che dispone il trattamento e di essere sentita dal giudice tutelare prima della convalida
Corte Costituzionale – Sentenza 30 maggio 2025, n. 76 e comunicato stampa
Risposta del Dott. Cristoforo Di Lorenzo
QuesitiUna dipendente dell’Ente è andata in pensione dal 16/01/2023 al compimento del 67esimo anno di età. Il comune gli ha erogato lo stipendio fino al 15/01/2023. L’INPS ha iniziato a pagargli la pensione dal 01/02/2023. La dipendente si è recata presso un sindacato, che ha riferito che trattandosi di pensione mista il comune deve accollarsi la spesa del periodo non retribuito dal 16/01/2023 al 31/01/2023. Come procedere?
Per la Pensione di Vecchiaia, ai sensi dell’art. 24 della Legge 22/12/2011 n. 214, non sono previste finestre di fuoruscita da rispettare e pertanto il dipendente pubblico accede al pensionamento dal giorno successivo a quello del raggiungimento del requisito, in questo caso al compimento del 67° anno, in presenza anche del requisito minimo dei 20 anni di contribuzione. Correttamente, la domanda presentata tramite Sindacato, regolarmente recepita dal Sito INPS, ha previsto come 1° giorno di pensione il 16/01/2023. È questa la data di decorrenza che l’INPS è chiamata a rispettare. Probabilmente, per esigenze contabili, ha prioritariamente liquidato l’assegno per il mese di febbraio 2023 e successivamente provvederà al pagamento degli arretrati relativi alla seconda quindicina del mese di gennaio 2023.
21 giugno 2023 Cristoforo Di Lorenzo
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 6028, sintomo n. 6138
Corte Costituzionale – Sentenza 30 maggio 2025, n. 76 e comunicato stampa
ANAC – 28 maggio 2025 (Delibera n. 183 del 30 aprile 2025)
Risposta del Dott. Luigi Oliveri
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