Obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi

Risposta del Dott. Eugenio De Carlo

Quesiti
di De Carlo Eugenio
17 Giugno 2023

Il Responsabile di servizio può legittimamente adottare una determinazione che dispone il riconoscimento di un beneficio al personale avente diritto, tra il quale il responsabile stesso (in particolare si tratta della progressione economica all'interno della stessa categoria), oppure si ricade nell'ipotesi di conflitto di interesse?

Risposta

L’obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi - in quanto finalizzato ad assicurare la serenità della scelta amministrativa discrezionale - costituisce regola di carattere generale che non ammette deroghe ed eccezioni (cfr. ex multis, Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 1668 del 2 maggio 2016).

In linea generale, infatti, deve rammentarsi che l’art. 6 bis della legge n.241/1990, introdotto dalla legge n. 190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione), dispone che “Il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale.”

La citata disposizione codifica un principio immanente nel vigente ordinamento, come evidenziato in modo assai pregnante dalle SS.UU. della Corte di Cassazione (cfr. sentenza 13 novembre 2012, n.19704), laddove affermano che sussiste un obbligo generalizzato di astensione sussiste per il solo fatto della presenza di un "interesse proprio o di un prossimo congiunto", mentre non occorre che l'interesse sia finalizzato "a conseguire un ingiusto vantaggio patrimoniale o a farlo conseguire ad altri, o a cagionare un danno ingiusto ad altri".

In particolare, la Suprema Corte ha affermato che: “…l'omessa illegittima astensione possa realizzarsi non solo in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto, ma in tutte le altre situazioni in cui possa profilarsi un conflitto che scaturisca da un interesse diverso da quello proprio o di un prossimo congiunto. Solo in questa ipotesi è necessario che detto obbligo di astensione (…), derivi da specifiche norme legislative o da regolamenti”.

Inoltre, come precisato dalla giurisprudenza amministrativa, il conflitto di interesse è la situazione in cui viene a trovarsi un soggetto nel momento in cui deve occuparsi ratione muneris di una questione nella quale ha, potenzialmente, un interesse personale (cfr. T.A.R. Puglia Lecce Sez. II, 2 maggio 2006, n. 2411).

Il conflitto di interessi riguarda situazioni di pericolo potenziale, atteso che, laddove venga accertata, in conseguenza della situazione di conflitto di interessi, un'alterazione del corso normale dell'attività amministrativa, il funzionario pubblico sarà chiamato a rispondere del proprio operato in sede penale (per abuso d'ufficio, per turbativa d'asta, e così via).

Il rischio di conflitto di interessi, secondo la giurisprudenza, riguarda principalmente le determinazioni dal contenuto discrezionale che, per loro natura, implicano scelte che possono essere più facilmente condizionate dal fatto che chi concorre all’adozione dell’atto abbia, nella vicenda, un interesse personale. Il rischio di conflitto di interessi è, al contrario, ridotto/eliminato solo nel caso di attività vincolata, ossia di quella attività volta a una verifica oggettiva di requisiti, presupposti o condizioni interamente predeterminati per legge (v. articolo “LA NOZIONE DI CONFLITTO DI INTERESSE NEL DIRITTO AMMINISTRATIVO E NELL’AMBITO DELLA P.A.", in Riv. Corte dei conti n. 1/2023).

Anche sotto il profilo disciplinare l’art. 7 del DPR n. 62/2013 sancisce l’obbligo di astensione del dipendente dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri.

Pertanto, si ritiene che anche nella fattispecie de quo sussista l’obbligo di astensione per la situazione giuridica d’interesse, salvo che non si tratti di risultato assolutamente vincolato in base ai presupposti e privo di qualunque discrezionalità.

In ogni caso, occorrerà verificare le previsioni del piano comunale anticorruzione in tema di conflitto d’interessi e nei casi dubbi o incerti fare segnalazione al RPCT.

15 Giugno 2023            Eugenio De Carlo

 

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