Risposta della Dott.ssa Roberta Mugnai
QuesitiSi deve inserire un atto di nascita in parte II serie B in occasione della trascrizione di un riconoscimento di minore effettuato dal padre del bambino presso il carcere in cui risulta detenuto.
Si chiede se nell’atto si debba far riferimento al fatto che il padre sia in stato di detenzione e se si debba obbligatoriamente far riferimento al decreto prefettizio.
Il riconoscimento paterno, successivo alla dichiarazione di nascita da parte della madre, deve essere reso in un atto pubblico (per esempio, oltre che in un atto davanti all’ufficiale dello stato civile, in un atto notarile).
Il fatto che il padre lo abbia reso mentre era in stato di detenzione non è rilevante e, pertanto, non deve essere riportato nella trascrizione dell’atto nei Registri di stato civile di nascita (parte II serie B).
Dopo la trascrizione dell’atto di riconoscimento paterno si procede ad annotare il riconoscimento successivo paterno sull’atto di nascita del minore. Anche l’annotazione deve essere riportata nella sua formulazione originale e non deve alludere in alcun modo allo stato di detenzione del padre.
Da tener presente che il figlio già riconosciuto da uno dei genitori, se maggiore di 14 anni deve prestare il proprio assenso al riconoscimento da parte del secondo genitore. Tale assenso è condizione di efficacia del riconoscimento stesso e può essere prestato, oltre che contestualmente al riconoscimento, anche in un momento successivo. Per il riconoscimento del figlio infraquattordicenne, invece, è necessario il consenso al riconoscimento del genitore che ha già effettuato il riconoscimento. Il consenso è condizione di validità e, pertanto, deve essere prestato o anteriormente o contestualmente al riconoscimento.
22 Maggio 2023 Roberta Mugnai
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2737, sintomo n. 2769
TAR Sicilia, Palermo, Sezione V – Sentenza 10 marzo 2025, n. 535
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
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