Elenco degli amministratori locali e regionali attualmente in carica al 6 Settembre 2023
Ministero dell’Interno – 6 settembre 2023
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiQuesto comune ha liquidato l'indennità del Sindaco e della giunta nella misura del 45% dell'incremento previsto dalla L. 234/2021.
Predisponendo la certificazione mi sono accorta che il contributo trasferito dal Ministero è inferiore a quanto effettivamente speso per tali incrementi.
Ecco il calcolo:
Indennità Sindaco D.M. 119/2000 euro 1.446,08 -10%= 1.301,47
Indennità Sindaco D.L. 124/2019 euro 1.659,38
La differenza tra le due indennità è pari ad euro 357,91
357,91 x 13= 4.652,83 (poiché il sindaco percepisce l'indennità al 100%).
Il contributo assegnato è pari ad euro 2.365,85 pertanto, inserendo l'importo effettivamente speso si ha una differenza a credito dell'ente pari ad euro 2.286,98.
Indennità Sindaco D.L. 124/2019 euro 1.659,38
Indennità Sindaco L. 234/2021 euro 1.906,26
La differenza tra le due indennità è pari ad euro 246,88
246,88 x 13= 3.209,14 (poichè il sindaco percepisce l'indennità al 100%).
Il contributo assegnato è pari ad euro 3.197,75 pertanto inserendo l'importo effettivamente speso si ha una differenza a credito dell'ente pari ad euro 11,69.
A seguito di quanto esposto, cosa devo inserire in certificazione?
L'importo effettivamente speso (che fa emergere il credito nel TBEL) o l'importo dell'assegnazione ricevuta?
Inoltre il vice sindaco a percepito l'indennità per 8 mesi, devo riproporzionare tale indennità per 8 mesi?
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La materia delle indennità degli amministratori a seguito della L. 234/2021 è in continua evoluzione, come dimostrano i continui chiarimenti (talvolta con carattere innovativo rispetto alle stesse previsioni di legge) dal Ministero (da ultimo i chiarimenti ministeriali, con specifico riguardo ai comuni fino a 3.000 abitanti).
Ciò premesso, si ritiene che l’Ente debba attenersi agli importi specifici assegnati in base all’allegato B al DM 30 maggio 2022 e debba certificare le somme effettivamente erogate nell’anno considerato, essendo, comunque, possibili dinamiche in concreto che determinino la non corrispondenza agli importi ministeriali dovuti o a errori (previsioni) ministeriali o a dinamiche proprie di ciascun Ente (amministratori in aspettativa o meno, numero variabile in corso d’anno di assessori, situazioni elettorali o crisi politiche con mancanza di giunta o di alcuni assessori).
16 maggio 2023 Eugenio De Carlo
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