Iscrizione anagrafica di cittadini stranieri in caso di difformità presenti negli atti di stato civile
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta al quesito del Dr. Andrea Antognoni
QuesitiQuesto ufficio ha ricevuto da altro Comune una richiesta di iscrizione anagrafica d’ufficio ex art.16 DPR 223/89, corredata da un provvedimento del Giudice di divieto di avvicinamento alla moglie. Abbiamo iniziato il procedimento, invitando il cittadino a rendere le dovute dichiarazioni, dando un preavviso di 10 giorni. Trascorsi i 10 giorni, in data 15/02/2023 è stato chiesto al vigile di effettuare i relativi accertamenti per la verifica della situazione di fatto. Nel frattempo il cittadino è stato arrestato e ad oggi risulta agli arresti domiciliari allo stesso domicilio comunicatoci dall'altro Comune.
Si chiede se si possa procedere con il cambio di residenza d'ufficio espletando gli accertamenti presso il domicilio e se il cittadino agli arresti domiciliari possa essere considerato un detenuto in attesa di giudizio ex art.10bis DPR 223/1989.
In prima battuta è consigliabile esperire ripetuti e intervallati accertamenti, raccogliendo eventuale documentazione comprovante la dimora abituale, e invitare il cittadino a rendere la dichiarazione di trasferimento di residenza. Riterrei opportuno eseguire più di un controllo e solo dopo invitare il cittadino a rendere la dichiarazione, assegnandogli però un termine più ampio, ad esempio 30 giorni, entro i quali egli dovrebbe provvedere o eventualmente fornire elementi di fatto che comprovano al contrario che quella non è la sua dimora abituale. Si deve tenere presente, in simili procedimenti, non tanto le disposizioni dell’autorità giudiziaria, quanto l’effettività della dimora abituale e il fatto che (se la documentazione ricevuta lo confermerà) il ritorno nella precedente abitazione è assolutamente da escludersi, in base alla decisione già assunta dal giudice.
Gli arresti domiciliari a parere di chi scrive sono elemento che può rafforzare la dimora abituale e quindi la residenza presso una determinata abitazione e non rientrano nella casistica di cui all’art. 10-bis del Regolamento anagrafico che riguarda, invece, l’eventuale variazione presso la convivenza anagrafica del carcere. Pertanto, anche qualora il cittadino non dovesse adempiere, se l’ufficiale d’anagrafe avrà assunto determinati e oggettivi elementi che comprovino in modo solido il trasferimento della dimora abituale, si potrà adottare un provvedimento d’ufficio.
Dott. Antognoni 7 Aprile 2023
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Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Risposta della Dott.ssa Liliana Palmieri
Agenzia delle Entrate – Provvedimento 3 giugno 2025, Prot. n. 241540/2025
Corte Costituzionale – Sentenza 30 maggio 2025, n. 76 e comunicato stampa
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