Differenza tra le previsioni definitive già trasmesse in tesoreria e quelle attuali

Quesiti
di Braccioni Ennio
24 Gennaio 2018

L’Ente ha una differenza con la tesoreria relativa alle previsioni di competenza della missione 1 e della missione 4.

La differenza in entrambe le missioni e' di 954.89 euro.

Successivamente all’invio delle previsioni di competenza alla tesoreria, sono state variate alcune codifiche; conseguentemente a ciò, si è avuta una differenza tra le previsioni definitive già trasmesse e quelle attuali. Come sistemare?

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Risposta

Da quanto esposto nel quesito, si ritiene che gli importi delle differenze nelle due missioni siano uno con il segno positivo ed uno con il segno negativo, e ciò sarebbe conseguenza delle variazioni apportate alle codifiche di uno o più capitoli, che di fatto sono stati “spostati” da un programma di una missione al programma di un’altra: conseguentemente la previsione di competenza di una missione risulta essere stata ridotta, mentre la previsione dell’altra missione risulta essere stata incrementata di pari importo.

La differenza con la tesoreria deriva dal fatto che l’Ente, dovendo “spostare” i suddetti capitoli, NON avrebbe dovuto apportare - come invece ha fatto - alcuna modifica alle codifiche, ma avrebbe dovuto adottare una vera e propria variazione di bilancio (perché di ciò si tratta allorché si vadano a modificare gli stanziamenti dei programmi, e conseguentemente delle missioni, i quali costituiscono le unità di voto di competenza consiliare): la variazione sarebbe quindi stata comunicata al tesoriere e non si sarebbe verificata alcuna differenza tra Ente e tesoreria.

Essendo ormai chiuso l’esercizio, non si intravede un percorso che consenta di “sistemare” detta situazione, nel senso di ottenere ora una coincidenza delle previsioni delle scritture contabili del comune con quelle del tesoriere, risultato ottenibile solamente con una variazione di bilancio; conseguentemente in occasione della approvazione del rendiconto, la deliberazione consiliare dovrà esplicitamente indicare l’esistenza di dette differenze, esponendo una adeguata motivazione al riguardo, senza che possa disporre una qualsiasi variazione delle previsioni definitive (che nelle scritture dell’Ente risulteranno diverse da quelle del tesoriere).

Si rileva peraltro che prima della predisposizione del rendiconto andrà effettuato il riaccertamento dei residui, consistente in una ricognizione degli stessi diretta a verificare, tra l’altro, la corretta classificazione ed imputazione dei crediti e dei debiti in bilancio; in tale sede per gli eventuali residui passivi relativi alle partite suddette che presentino una classificazione non corretta si dovrà procedere alla loro riclassificazione, secondo quanto specificato al paragrafo 9.1 del principio contabile applicato n. 4/2, che ad ogni buon fine si riporta di seguito:

“” Il riaccertamento dei residui può riguardare crediti e debiti non correttamente classificati in bilancio.

Se dalla ricognizione risulta che, a seguito di errori un’entrata o una spesa è stata erroneamente classificata in bilancio, è necessario procedere ad una loro riclassificazione.

......

In caso di una revisione o aggiornamento della classificazione di bilancio, le necessarie re imputazioni dei residui sono effettuate attribuendo la nuova codifica ai residui iniziali dell’esercizio da cui decorre l’applicazione della nuova codifica e non ai residui finali dell’esercizio precedente, operando un riaccertamento dei residui in sede di rendiconto dell’esercizio precedente.

Conseguentemente, l’articolazione dei residui iniziali dell’esercizio di adozione della nuova codifica, non potrà corrispondere all’articolazione dei residui finali dell’esercizio precedente, salvo il totale generale. La differenze tra la nuova e la vecchia articolazione dei residui è spiegata attraverso una matrice di correlazione predisposta dall’ente.””.

 

Dr. Ennio Braccioni 10 gennaio 2018

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