Reddito di cittadinanza per extra-comunitario titolare di permesso di soggiorno

Il Reddito di Cittadinanza, introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, come misura di contrasto alla povertà, è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. 

Per accedere al reddito di cittadinanza il richiedente maggiorenne dovrà essere, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, alternativamente:

• cittadino italiano o di un paese dell’Unione europea;
• familiare di un cittadino italiano o dell’Unione europea titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
• cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o apolide in possesso di analogo permesso;
• titolare di protezione internazionale, ovvero “asilo” e “protezione sussidiaria”.

Il permesso di soggiorno per residenza elettiva è rilasciabile in quattro distinte ipotesi:

1. al cittadino straniero titolare di un visto di ingresso per residenza elettiva;
2. al cittadino straniero titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, autonomo o per motivi familiari, a titolo di conversione del permesso di soggiorno;
3. al cittadino straniero “altro familiare” di cittadino comunitario;
4. al cittadino straniero dipendente del Vaticano.

Il cittadino titolare di permesso “per residenza elettiva” potrebbe ottenere riconosciuto il diritto al reddito di cittadinanza se dimostrerà documentalmente di essere familiare di cittadino italiano o comunitario, come definito dall’articolo 2 del Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n. 30.

È evidente che tutti i cittadini stranieri titolari di altre tipologie di permessi di soggiorno non hanno diritto al Reddito di cittadinanza e, pertanto, la loro posizione, se inserita in piattaforma, andrà rapidamente finalizzata con esito negativo.

Andrea Dallatomasina   31 marzo 2023

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