Purtroppo, la risposta deve essere negativa, perché non esiste al momento una norma che permette al comune che non ha utilizzato come strumento di riscossione il ruolo ovvero riscuote attraverso emissione di ingiunzioni di pagamento, di poter applicare un istituto simile alla rottamazione prevista dalla legge di stabilità 2023.
E’ al vaglio del Legislatore una tale norma di estensione ma al momento ribadisco che non esiste.
Le uniche forme di agevolazione sono quelle da regolamentare entro il 31/03/2023 e previste dal Decreto 198/2022 (c.d. Milleproroghe) e riguardano:
- Definizione agevolata delle controversie tributarie
La nuova norma integra la disciplina della definizione agevolata delle controversie tributarie, introdotta dall’articolo 1, commi 186-205 della legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023) al fine di precisarne le modalità applicative con riferimento alle controversie tributarie degli enti territoriali.
- Adesione agli strumenti deflativi del contenzioso tributario
Si consente a ciascun ente territoriale, con l’approvazione di un regolamento entro il 31 marzo 2023, l’applicazione delle disposizioni relative agli istituti della conciliazione agevolata delle controversie, della rinuncia agevolata dei giudizi in Cassazione e della regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate (commi da 206 a 221 della legge di bilancio 2023) alle controversie in cui è parte il medesimo ente o un suo ente strumentale, in alternativa alla definizione agevolata delle controversie (di cui ai commi da 186 a 204).
Dr. Luigi D’Aprano 17/03/2023
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