Subentro del Comune di Maratea nelle iniziative finalizzate a superare le criticità a seguito dell’evento franoso del 30 novembre 2022
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della protezione civile - Ordinanza 5 maggio 2025, n. 1141
Mancano risorse umane adeguate e una norma di carattere generale
Servizi Comunali Affari generaliUn giudizio sostanzialmente positivo sul provvedimento per quanto riguarda le misure di semplificazione delle procedure. Lo ha espresso Alessandro Canelli, delegato alla finanza locale dell'Anci, in audizione davanti alla commissione Bilancio del Senato sul decreto legge 13/2023 in materia di Piano nazionale di ripresa e resilienza. Condivisi quindi gli obiettivi di semplificazione e i nuovi strumenti di accelerazione a disposizione dei soggetti attuatori, Anci ha richiamato l'attenzione sull'essenza di una norma di carattere generale. “Ci sono tante situazioni in cui a causa degli interventi di soggetti terzi ci sono dei ritardi - ha detto Canelli - capita che non ci siano i tempi tecnici di fare i bandi e poi affidare i lavori. Ci sono tantissimi comuni che in questo momento sono nella condizione di impossibilità”.
I rilievi dei comuni
L'Associazione nazionale comuni italiani "condivide gli obiettivi di semplificazione e gli strumenti di accelerazione per realizzare il PNRR” ma richiama “l'attenzione sull'assenza di norme di carattere generale. Ci sono alcune norme nel Piano che permettono, ad esempio, di alzare il limite di progettazione a 215mila euro, ma solo per gli interventi relativi all'istruzione, mentre andrebbe estesa a tutti gli interventi che i comuni devono porre in essere". Altro problema è quello delle risorse umane. Per l’Anci i comuni "hanno difficoltà assunzionali molto forti: servirebbe una norma simile a quella adottata per i ministeri, permettendo così ai comuni di rafforzare tutta una serie di uffici di cui abbiamo bisogno. Quindi il giudizio sul provvedimento è positivo, però servono una serie di modifiche per sostenere i comuni nel raggiungimento degli obiettivi per attuare il PNRR".
I costruttori
Interessante anche la posizione espressa dai costruttori edili, referenti importanti per molte opere del PNRR di competenza dei comuni. Il decreto legge 13/2023 emanato con l'obiettivo di velocizzare l'attuazione del PNRR introduce varie novità in tema di semplificazione degli appalti di lavori pubblici ma occorre fare attenzione ai risultati nella pratica, è l'avvertimento lanciato dall'Ance nel corso dell'audizione in commissione Bilancio del Senato. In particolare, l'Ance fa notare che l'articolo 14 estende, in chiave di velocizzazione, numerose disposizioni procedurali derogatorie rispetto al Codice dei contratti, introdotte dalla decretazione d'urgenza con riferimento agli interventi finanziati con risorse del PNRR e del PNC anche alle infrastrutture connesse a questi ultimi, ancorché finanziate con fondi diversi. "Sebbene sia comprensibile l'intento di non rallentare la realizzazione delle opere del PNRR, in assenza di una chiara delimitazione di quali siano gli interventi 'connessi, vi è il rischio - sostiene l'associazione dei costruttori - che possa crearsi un effetto imbuto, ossia un eccessivo numero di procedure di affidamento da bandire/affidare entro i termini previsti per le opere del PNRR, che potrebbe generare fenomeni di desertificazione delle gare, per incapacità del sistema imprenditoriale, ma anche bancario e assicurativo, di farvi fronte. Si dovrebbe quindi - conclude l'Ance - precisare nella normativa che si tratta di una stretta connessione di tipo progettuale/funzionale, proprio al fine di delimitare più chiaramente il novero degli interventi che, andando in deroga, verrebbero comunque sottratti alle regole concorrenziali piene proprie del mercato ordinario".
La Posta del Sindaco
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della protezione civile - Ordinanza 5 maggio 2025, n. 1141
ANAC – 6 maggio 2025 (Delibera n. 91 del 3 marzo 2025)
ANAC – 17 aprile 2025 (Delibera n. 124 del 26 marzo 2025)
Analisi delle problematiche connesse e suggerimenti per gli Enti locali
Delibera del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2025
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