Quesito su rimborso spese rinnovo titoli di guida ai dipendenti

Risposta al quesito del Dr. Eugenio De Carlo

Quesiti
di De Carlo Eugenio
08 Marzo 2023

Questo ente ha alle proprie dipendenze alcuni dipendenti che sono stati assunti con la qualifica di "conduttore macchine operatrici complesse" e attualmente svolgono le mansioni di autista scuolabus.

Si chiede se sia possibile, alla luce di quanto prevedono la normativa vigente e il Contratto collettivo nazionale di lavoro, procedere al rimborso delle spese da loro sostenute per il rinnovo dei titoli di guida necessari per la guida dei pullman adibiti a trasporto scuolabus e trasporto pubblico locale nonché per la conduzione di macchine operatrici complesse.              

Risposta

La questione dei rimborsi delle spese per patenti speciali è molto dibattuta e controversa.

Se si aderisse ad uno dei più recenti orientamenti quale quello espresso dalla Corte dei conti, Sez. Toscana, con deliberazione n. 30/2020/PAR, si dovrebbe rispondere affermativamente. Infatti, secondo le linee ermeneutiche tracciate dall’anzidetta Sezione regionale, dopo l’assunzione il rapporto di lavoro si configura come un rapporto di durata, nel quale la prestazione professionale del conducente è resa continuativamente, anno dopo anno, nell’interesse dell’ente di appartenenza e i dipendenti, per poter svolgere l’attività di cui trattasi, devono essere titolari di CQC. Poiché il rinnovo della CQC è funzionale allo svolgimento di un’attività professionale svolta nell’ambito di una prestazione di lavoro dipendente, ne conseguirebbe che i costi per lo svolgimento di detta attività (tra i quali rientra il costo del rinnovo della CQC) devono essere sostenuti dall’Amministrazione. Analogo ragionamento potrebbe svolgersi, quindi, anche per altri titoli di guida abilitanti.

Anche la Cassazione (v. sez. lavoro, con la sentenza n. 7776 del 16.04.2015) in riferimento al rimborso della tassa di iscrizione all’albo degli Avvocati pubblici ha ritenuto che assumono rilievo decisivo, in merito al riconoscimento del rimborso della predetta tassa, la presenza delle seguenti condizioni: 1) il carattere obbligatorio dell’iscrizione ai fini dell’espletamento dell’attività del professionista; 2) il carattere esclusivo dell’esercizio dell’attività professionale in regime di subordinazione, in cui l’Ente pubblico è l’unico soggetto beneficiario dei risultati di detta attività.

Pertanto, anche rispetto ai titoli di guida, ove obbligatori per rendere la prestazione e relativi a dipendenti che utilizzino gli stessi solo in favore dell’ente, si potrebbe fare lo stesso ragionamento seguito dalla Cassazione per gli avvocati. Tant’è che sempre la Cassazione (cfr. Cass. n. 7776/2015; cfr. anche Cass. n. 3829 del 2007; n. 24480 del 2013) ha affermato che ai fini del rimborso è necessario che il possesso del titolo risponda all’interesse esclusivo del datore di lavoro e poi ha accertato nel merito la sussistenza di tale requisito ritenendolo soddisfatto e desumibile dalla imposizione datoriale ai dipendenti di munirsi del titolo entro un termine unilateralmente stabilito.


dott. Eugenio De Carlo     6 marzo 2023


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