Formula per disciplinare il regime patrimoniale nel caso di un matrimonio tra un cittadino straniero e una cittadina italiana

Dal 29 gennaio 2019 nei Paesi europei che attuano una cooperazione rafforzata, tra cui l’Italia, ha trovato applicazione il Regolamento n. 1103 del 24 giugno 2016, il quale attua la cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell'esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali tra coniugi. Le disposizioni contenute nel Regolamento hanno applicazione obbligatoria negli Stati che hanno aderito a tale cooperazione, quindi dalla data del 29.1.2019 risultano vigenti anche in Italia le regole condivise sul piano europeo allo scopo di dare certezza alle situazioni che riguardano coppie internazionali ogniqualvolta le leggi richiamate a disciplinare la fattispecie possano essere quelle di Stati diversi.

In base all’art. 22 i coniugi o nubendi possono designare o cambiare di comune accordo la legge applicabile al loro regime patrimoniale, a condizione che tale legge sia una delle leggi seguenti:

a) la legge dello Stato della residenza abituale dei coniugi o nubendi, o di uno di essi, al momento della conclusione dell'accordo;

b) la legge di uno Stato in cui uno dei coniugi o nubendi ha la cittadinanza al momento della conclusione dell'accordo.

Nel caso specifico rappresentato è corretto pertanto indicare nel corpo dell’atto di matrimonio la scelta riguardante il regime di separazione previsto dalla legge italiana per cui sarà sufficiente apporre nel corpo dell’atto la formula 62 ed a margine la seconda opzione della formula 184.

Il richiamo contenuto nella formula 62 all’art. 162 secondo comma del codice civile ingloba la scelta della legge italiana quale legge regolatrice dei rapporti patrimoniali.

Dott.ssa Grazia Benini 8 Febbraio 2023

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