Utilizzo quote accantonate dell’avanzo presunto per finanziamento di debiti fuori bilancio
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta al quesito del Dr. Matteo Barbero
QuesitiNel corso dell'anno 2022, si è proceduto con proprie determinazioni ad impegnare e successivamente ad integrare la spesa, con gli interessi passivi di tesoreria anno 2022.
Tuttavia a fine gennaio 2023 con l'estratto conto prodotto dal tesoriere gli interessi risultanti sono differenti da quanto impegnato nel 2022.
Si chiede se la differenza pari quasi a 25.000,00 debba essere riconosciuta come debito fuori bilancio dal consiglio o se possa essere iscritta sul fondo passività potenziali 2022 e nel 2023 utilizzare il fondo per la copertura con deliberazione di giunta e non procedere al riconoscimento del debito in consiglio comunale.
La giurisprudenza contabile distingue i debiti fuori bilancio dalle c.d. “passività pregresse” o arretrate, spese che, a differenze dei primi, riguardano debiti per cui si è proceduto a regolare impegno (amministrativo, ai sensi dell’art. 183 TUEL) ma che, per fatti non prevedibili, di norma collegati alla natura della prestazione, hanno dato luogo ad un debito in assenza di copertura (mancanza o insufficienza dell’impegno contabile ai sensi dell’art. 191 TUEL). Tuttavia, la stessa giurisprudenza ha chiarito che, quando nell’anno di competenza finanziaria non è stata attivata la procedura di spesa ordinaria, l’unico modo di riportare il debito nella contabilità dell’ente (con effetto vincolante per l’ente) è la procedura ex art. 194 TUEL. Nel caso di specie, quindi, si ritiene necessario procedere con il riconoscimento del debito fuori bilancio.
Dr. Matteo Barbero 08/02/2023
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Risposta del Dott. Ennio Braccioni
Risposta del Dott. Ennio Braccioni
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