Registrazione webinar "L'acquisto ed il riconoscimento della cittadinanza italiana alla luce delle novità introdotte dalla conversione in Legge del DL 36/2025"
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta di Andrea Dallatomasina
QuesitiUna cittadina americana è stata iscritta in anagrafe con il cognome del marito a seguito di regolare presentazione di permesso di soggiorno e passaporto. Ha presentato poi istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis producendo gli atti di stato civile che la riguardano. Il Consolato di New York ha trasmesso il certificato negativo di naturalizzazione e ora questo ufficio deve procedere al riconoscimento della cittadinanza.
Non avendo come riferimento un decreto di concessione da cui desumere le generalità da attribuire alla cittadina, si chiede debba conservare il cognome da coniugata o se sia necessario attribuirle il cognome da nubile.
Sul cognome da attribuire alla cittadina straniera ai cui è stato riconosciuto lo status di cittadina jure sanguinis sussistono due orientamenti diversi.
Il primo sostiene che le generalità di coloro che vengono riconosciuti cittadini italiani con l’ordinanza del Tribunale di Roma, abbiano le generalità spettanti riportate nell'ordinanza stessa: in altre parole, se il Tribunale di Roma riconosce che la Sig.ra ROSSI Paola (cioè le generalità riportate nell'ordinanza e generalità indicate sul passaporto straniero) è sempre stata cittadina italiana, quelle sono le generalità che debbono essere riportate anche a seguito della trascrizione degli atti di stato civile, annotando sugli atti trascritti quanto deciso dal Tribunale.
Il secondo orientamento sostiene che le generalità della cittadina italiana che viene riconosciuta come tale siano quelle riportate nell'atto di nascita che viene trascritto e che gli altri atti debbono conformarsi a tali generalità: pertanto, se nell'atto di nascita è riportato BIANCHI Paola.
L'eventuale cambiamento di generalità a seguito di matrimonio (operazione non prevista nel nostro ordinamento) non può essere riconosciuto come tale e restano le generalità riportate nell'atto di nascita, anche nell'atto di matrimonio sono BIANCHI Paola.
Poi qualora la Sig.ra BIANCHI Paola, cittadina italiana, voglia assumere il cognome del marito Sig. ROSSI potrà farlo ma attivando un procedimento di variazione del cognome tramite la Prefettura competente per territorio come previsto dagli articoli 89 e seguenti del dPR 3 novembre 2000, n. 396.
Questo secondo orientamento è stato confermato dal Tribunale di Forlì in una recente sentenza che tuttavia è stata impugnata in Corte di Appello e si è ancora in attesa delle decisioni della Corte di Appello.
Questo secondo orientamento ha avuto dunque, almeno in primo grado, l'avallo di un Tribunale.
In conclusione, entrambi gli orientamenti contengono elementi di incertezza e sarà l'ufficiale dello stato civile a dover decidere quale tesi seguire.
Quando sopra esposto si applica anche per i casi in cui il riconoscimento del possesso della cittadinanza italiana avviene tramite pratica jure sanguinis ai sensi della Circolare del Ministero dell’Interno n. K.28.1 del 9 aprile 1991 davanti all’ufficiale dello stato civile.
6 Febbraio 2023 Andrea Dallatomasina
Per i clienti Halley: ricorrente QD n. 2492, sintomo n. 2521
Presentata dalla dott.ssa Grazia Benini
Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
Analisi delle prime istruzioni operative della circolare del 28 maggio 2025 n. 26185
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