Congedo parentale per padre dipendente pubblico e madre dipendente privata e fruizione in contemporanea
Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
Risposta al quesito del Dr. Andrea Dallatomasina
QuesitiUna nostra iscritta AIRE deve procedere al rimpatrio nel nostro Comune (quindi cancellazione AIRE ed iscrizione in APR), rientrando a casa dei genitori. La signora non vuole essere inserita nello stesso stato di famiglia dei genitori, pertanto vorrebbe richiedere l'iscrizione all'anagrafe temporanea.
Si chiede se le motivazioni alla base dell'iscrizione all’anagrafe temporanea (lavoro, assistenza, studio, etc.) siano oggetto di accertamento e se tale iscrizione consenta al cittadino AIRE di ottenere la tessera sanitaria e l'assistenza medica di base.
L’iscrizione nello schedario della popolazione temporanea è, come noto a noi operatori dei servizi demografici, prevista dall’articolo 32 del d.P.R. 30 maggio 1989, n. 223, il quale, al comma 1, testualmente recita: «Lo schedario della popolazione temporanea concerne i cittadini italiani o gli stranieri che, essendo dimoranti nel Comune da non meno di quattro mesi, non si trovano ancora in condizione di stabilirvi la residenza per qualsiasi motivo».
Dunque, l’iscrizione nello schedario della popolazione temporanea può essere richiesta (ed ottenuta) da persone dimoranti da non meno di quattro mesi che hanno iscrizione altrove (s’intende anche iscrizioni nell’AIRE dello stesso o di altro Comune, no all’interno nel territorio dello stesso comune) e che, per qualsiasi motivo, non sono ancora in grado di stabilire la residenza (ovvero, la dimora abituale) nello stesso Comune.
Le fattispecie che danno luogo all’iscrizione nello schedario della popolazione temporanea possono essere tanto di natura soggettiva quanto di natura oggettiva e non si prestano ad una preventiva tipizzazione. L’ufficiale d’anagrafe dovrà valutare le richieste, analizzando caso per caso la correttezza e fondatezza della motivazione. A puro titolo di esempio, possono essere elencate le seguenti situazioni più ricorrenti: studenti fuori sede, lavoratori stagionali fuori sede, famiglie che si trasferiscono temporaneamente in altro Comune in attesa della ristrutturazione dell’alloggio di dimora abituale, degenti in centri di cura, persone temporaneamente dedite all’assistenza di familiari con gravi problemi di salute, ecc. Si tratta di condizioni che devono essere dichiarate da chi richiede l’iscrizione nello schedario della popolazione temporanea e ciò in quanto tale richiesta attiva un procedimento che prevede, come di consueto, una fase istruttoria volta ad accertare la sussistenza dei requisiti. L’ufficiale d’anagrafe dovrà verificare che si tratti di una persona non iscritta anagraficamente nel comune ove presenta richiesta, che vi sia dimorante da non meno di quattro mesi e che non sia ancora in condizione di stabilirvi la dimora abituale.
Per quanto riguarda l’ottenimento di una tessera sanitaria e/o l’assistenza medica di base non è l’ufficiale d’anagrafe che dovrà dare informazioni in merito. La cittadina, ottenuta la comunicazione di avvio del procedimento d’iscrizione nello schedario della popolazione temporanea, si dovrà recare presso i compenti sportelli del Servizio Sanitario Sardo. Alcune informazioni in merito sono reperibili sul sito https://www.salute.gov.it/portale/assistenzaSanitaria/dettaglioContenutiAssistenzaSanitaria.jsp?lingua=italiano&id=958&area=Assistenza%20sanitaria&menu=italiani
Dott. Dallatomasina Andrea 5 Gennaio 2023
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Risposta del Dott. Massimo Monteverdi
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