Riepilogo della gestione contabile delle risorse PA digitale nel bilancio 2022

Indicazioni operative in caso di assenza di impegni di spesa

Servizi Comunali Amministrazioni pubbliche Bilancio

Il 31 dicembre 2022 è ormai prossimo e molti enti non hanno ancora impegnato le risorse di PA digitale 2026 a fronte, magari, di un accertamento contabile già eseguito. Non c’è nulla di cui preoccuparsi.
La normativa derogatoria legata al PNRR consente agli enti di muoversi con relativa serenità per garantire la tempestività del rispetto dei cronoprogrammi di spesa, scegliendo la via che meglio rappresenta le esigenze di ciascun ente.
In prima battuta, va ricordato che i contributi “lump sum” di PA digitale 2026 non sono esigibili sino al raggiungimento degli obiettivi dei singoli avvisi, pertanto: non possono rimanere a residuo e non attivano il fondo pluriennale vincolato ma vanno reimputati nell’anno in cui sarà effettuata con successo la loro rendicontazione (di fatto sono assimilabili ai contributi a rendicontazione).

1. Variazione ordinaria al bilancio 2023/2025
Nel caso in cui l’ente abbia approvato il bilancio 2023/2025 entro il 31 dicembre 2022, la soluzione più immediata è quella di predisporre una variazione di bilancio in entrata e in uscita per gli importi assegnati dai vari avvisi annullando gli eventuali accertamenti effettuati nel 2022 in assenza del relativo impegno.

2. Variazione al bilancio provvisorio 2023/2025
Nel caso in cui non fosse stato approvato il bilancio di previsione 2023/2025 entro il 31 dicembre 2022, è possibile predisporre comunque una variazione durante l’esercizio provvisorio o in gestione provvisoria, in deroga a quanto previsto dall’articolo 163 del d.lgs. n. 267/2000 e dal principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria allegato 4/2 al d.lgs. n. 118/2011, ai sensi dell’articolo 15, comma 4-bis, del decreto legge n. 77/2021, convertito dalla l. n. 108/2021, che autorizza gli enti locali, per gli anni dal 2021 al 2026, a iscrivere in bilancio, mediante apposita variazione, tutti i finanziamenti di derivazione statale o europea finalizzati alla realizzazione di investimenti.

3. Reimputazione delle economie di spesa vincolate nel 2023
Una soluzione alternativa per evitare la variazione di bilancio a cura del Consiglio comunale o della Giunta comunale è, invece, quella di avvalersi del punto 9.2.6 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria allegato 4/2 al d.lgs. n. 118/2011 che prevede “Le variazioni consistenti nella mera reiscrizione di economie di spesa vincolate derivanti da stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente, possono essere disposte dai dirigenti se previsto dal regolamento di contabilità o, in assenza di norme, dal responsabile finanziario.”.
In questo caso si procede alla reiscrizione dell’entrata e alla corrispondente voce di spesa vincolata nel 2023.


Articolo di Paolo Dolci

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Scritto il 27/12/2022 , da Dolci Paolo

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