Cancellazione cittadino dallo stato di famiglia.

La normativa anagrafica prevede l’obbligo nei confronti di colui che varia la propria residenza, di dichiarare la propria dimora abituale entro venti giorni dall’evento (“Le dichiarazioni anagrafiche devono essere rese nel comune di nuova residenza entro venti giorni dalla data in cui si sono verificati i fatti, ossia da quando si ha la dimora abituale presso il nuovo indirizzo (art. 13 c. 2 del D.P.R. 223/1989)”.

Occorre che l’ufficio si attivi nell’effettuare degli accertamenti a mezzo degli organi di Polizia Locale o da parte di personale regolarmente autorizzato per verificare la dimora abituale al nuovo indirizzo. Constatato che il soggetto vi abiti abitualmente, va avviato un procedimento d’iscrizione d’ufficio chiedendo all’interessato di provvedere a presentare l’istanza, nel caso il cittadino rifiuti di farlo, come sopra detto, l’ufficiale di anagrafe agirà d’imperio.

Nell’ipotesi in cui il cittadino non risulti reperibile all’indirizzo dichiarato dalla signora, non si conoscano altri recapiti e non sia contattabile, si procederà ad avviare un procedimento di cancellazione anagrafica per irreperibilità.

7 dicembre 2022         Roberto Gimigliano

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