PNRR – Recuperare i siti inquinati orfani

Recuperare i siti inquinati “orfani”, favorendo il loro reinserimento nel mercato immobiliare, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo l'economia circolare. L’intervento, a cui sono destinati 500 milioni di euro, fa seguito al “Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani” previsto dal comma 800 della legge di bilancio 2019 (L. 145/2018) e approvato con il dm 29 dicembre 2020, a cui sono stati destinati 105,6 milioni di euro. È uno dei tanti traguardi di interesse per gli enti locali da conseguire entro il 31 dicembre prossimo, come emerge dal dossier degli uffici studi di Camera dei deputati e Senato “Il monitoraggio dei traguardi e degli obiettivi da conseguire entro il 31 dicembre 2022”. Il dossier illustra lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme previsti nel PNRR per i quali sono previsti traguardi ed obiettivi da conseguire appunto entro fine anno. Nel secondo semestre 2022 sono previsti 55 interventi, di cui 23 interventi inerenti a 23 Riforme e 32 interventi relativi a 26 Investimenti. Per la gran parte degli interventi (39) è previsto il conseguimento di traguardi (milestone), ossia adozione di norme, conclusione di accordi, aggiudicazione di appalti, avvio di sistemi informativi, ecc., mentre poco meno di un terzo degli interventi (16) prevede il conseguimento di obiettivi (target1). Ma vediamo qualche Traguardo nel dettaglio.

PDND
Un Traguardo al 31&/12/2022 è rendere operativa la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (istituita dall'art. 50-ter del CAD). L’investimento consiste nello sviluppo della infrastruttura tecnologica che consentirà alle amministrazioni di rendere disponibili le proprie informazioni attraverso interfacce digitali API - Application Programming Interface consultabili da tutte le amministrazioni centrali e locali secondo il principio dell’once only, evitando cioè al cittadino di dover fornire più volte la stessa informazione a diverse amministrazioni. Lo sviluppo della Piattaforma, si legge nel dossier, è stato affidato a PagoPA, quale soggetto realizzatore, per un importo di 20 milioni di euro mediante sottoscrizione di una convenzione. È stato realizzato il prototipo tecnico per PDND, sono state approvate le Linee Guida sull’interoperabilità dei sistemi informativi e sono in corso le attività di integrazione con alcuni enti pilota propedeutiche alla fase di sperimentazione. Sono inoltre state avviate interlocuzioni con ulteriori enti privati e pubbliche amministrazioni da integrare. È stato stipulato un accordo con PagoPA in qualità di ente realizzatore e gestore della piattaforma. Tra i vari step, di recente è stato consolidato il prototipo tecnico esponendo le funzionalità minime per la sua messa in produzione. È stata inoltre avviata la fase di adozione controllata con dati reali della PDND. Gli enti coinvolti in questa fase sono Ministro degli Interni (ANPR), Agenzia delle Entrate, INPS, Motorizzazione civile, AgID (INAD), Regione Emilia-Romagna, Comune di Milano, Comune di Torino, Comune di Firenze e PagoPA. Nel mese di novembre 2022 la piattaforma sarà rilasciata a tutti gli effetti: le amministrazioni potranno effettuare l’autenticazione, la richiesta e la pubblicazione di un servizio.

Coesione territoriale
Per quanto riguarda l’aggiudicazione dell'offerta per gli interventi volti a migliorare i servizi e le infrastrutture sociali nelle aree interne e per il sostegno alle farmacie nei comuni con meno di 3000 abitanti, il dossier ricorda che si tratta di interventi che si inseriscono o nell’ampio ambito della coesione sociale e territoriale, uno dei pilastri fondamentali su cui poggia la programmazione e il contenuto dell'intero PNRR. L'asse strategico dell'inclusione sociale, in particolare, punta a ridurre il divario di cittadinanza, a superare le diseguaglianze profonde, spesso accentuate dalla pandemia, a superare la debolezza strutturale del sistema produttivo del Sud. Lo specifico intervento collegato al Traguardo da conseguire entro il 31 dicembre 2022 riguarda il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità e mira ad agevolare la soluzione di problemi legati all'esclusione e alla marginalità sociali nelle aree interne del Paese mediante l'intensificazione dell'erogazione di servizi di istruzione, salute e mobilità attraverso l'incremento di fondi per i servizi pubblici forniti dalle autorità locali. Il meccanismo di erogazione consiste nella concessione di sovvenzioni ai Comuni.
I progetti finanziati possono riguardare:

• servizi di assistenza domiciliare per anziani;
• infermiere e ostetriche di comunità;
• potenziamento di piccoli ospedali (senza pronto soccorso) o alcuni servizi di base e ambulatoriali;
• infrastrutture per l'elisoccorso;
• rafforzamento di centri per disabili;
• centri di consulenza, servizi culturali, sportivi e per l'accoglienza di migranti.

Dell’importo complessivo (725 milioni), 500 milioni sono destinati ai Comuni delle aree interne e 225 milioni ai Comuni del Mezzogiorno.
 

All. Dossier “Monitoraggio dell’attuazione del PNRR – Traguardi e obiettivi da conseguire entro il 31 dicembre 2022”

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