Finanziamento spesa sostituzione dipendente in maternità con avanzo di bilancio

Risposta del Dott. Ennio Braccioni

Quesiti
di Braccioni Ennio
07 Ottobre 2022

L'assunzione di un dipendente a tempo determinato per sostituzione di maternità può essere considerata spesa non ricorrente e finanziata con avanzo di bilancio? 

Risposta

Anche se l’articolo 187, comma 2, del TUEL ammette la possibilità di utilizzare la quota libera dell’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente (lettera d), nessuna norma si è preoccupata di specificare o elencare quali siano tali spese; né risulta a tal fine decisivo l’allegato 7 al d. lgs. n. 118/2011 il quale al punto 5) individua tra l’altro, ai fini della codifica delle transazioni, le spese non ricorrenti. Le due nozioni (“spese non ricorrenti” e “spese non permanenti”) non sono infatti direttamente sovrapponibili, comprendendo le prime anche spese di investimento.

Stante la mancanza di un esplicito riferimento normativo, occorre fare riferimento ai principi che al riguardo sono stati elaborati dalla giurisprudenza contabile, la quale ha avuto modi di precisare che:

- le spese di cui al comma 2 dell’art. 187 del TUEL si caratterizzano per essere connotate dai tratti di temporaneità, sporadicità e imprevedibilità, per l’assenza di una continuità temporale e per il fatto di non essere né fisse né costanti nel tempo; l’incertezza di tali spese riguarda anche il loro aspetto quantitativo, ovvero l’impossibilità per l’ente di definirne anzitempo l’ammontare. Solo le spese sporadiche, impreviste, o che per natura si determinano una tantum, al verificarsi di eventi che rientrano nello svolgimento dell’attività gestionale dell’Ente, come quelle descritte all’art. 187, comma 2, è ammissibile il ricorso per la copertura ad una voce dell’entrata che si caratterizza anch’essa per incertezza nell’an e nel quantum quale è l’avanzo libero di  amministrazione e che per sua natura è verificabile solo ex post, dopo l’approvazione al 30 aprile del consuntivo dell’esercizio precedente. (Corte dei conti, Sez. Lazio n. 83/2019);

- quanto all'individuazione della sussistenza della caratteristica di "non permanenza" della spesa è necessario che detta spesa presenti gli stessi connotati di estemporaneità e imprevedibilità quali fattori qualificanti delle spese elencate all'art. 187, comma 2, TUEL, per la cui copertura il legislatore ammette l'utilizzazione di una voce di entrata altrettanto estemporanea quale è l'avanzo libero di amministrazione. In particolare, la caratteristica di non permanenza della spesa comporta che la stessa:

- non possa mai essere fissa e costante;

- manchi del carattere di continuità e certezza nel tempo che dovrebbe implicarne la natura di "permanenza";

- sia priva del carattere di certezza anche sotto l'aspetto quantitativo, ovvero sia esclusa dalla disponibilità valutativa del Comune (Corte dei conti, Sez. Basilicata n. 35/2022);

- per le spese aventi le predette peculiarità giuscontabili sarà possibile attingere all’avanzo libero ex art. 187, comma 2, lett. d), del TUEL, fermo restando che la qualificazione in concreto della fattispecie è di esclusiva competenza dell’ente che, qualora pervenga all’adozione di provvedimenti che comportino tali spese, sarà tenuto ad evidenziare, in motivazione, oltre ai presupposti di legge, la legittimità e la congruità delle stesse spese (Corte dei conti, Sez. Veneto n. 116/2022);

 

Alla luce delle indicazioni come sopra ricordate, la spesa relativa alla assunzione di un dipendente a tempo determinato per sostituzione di maternità non sembra possedere le evidenziate caratteristiche di sporadicità, estemporaneità e imprevedibilità che dovrebbero caratterizzare le spese da finanziarsi con la quota libera dell’avanzo di amministrazione, fermo restando che spetta al comune, nell’esercizio della sua autonomia finanziaria, verificare che l’applicazione dell’avanzo libero per il finanziamento di “spese correnti non permanenti” si sostanzi nella copertura di una spesa corrispondente alla lettera d) del richiamato art. 187 TUEL (Corte dei conto, Sez. Lombardia n. 367/2019).

3 ottobre 2022               Ennio Braccioni

 

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