Fattura emessa alla società che gestisce il servizio di acquedotto depurazione e fognatura

Risposta del Dott. Fabio Bertuccioli

Quesiti
di Bertuccioli Fabio
05 Ottobre 2022

Annualmente emettiamo una fattura alla società che gestisce il servizio di acquedotto depurazione e fognatura per il rimborso delle rate dei mutui che l'ente paga a Cassa DD.PP sulle reti fognarie e acquedotto. L'importo della fattura è dato dalle rate del mutuo oltre all'IVA con split. La società ci versa solo l'imponibile, ma contabilmente è corretto in bilancio in entrata e spesa registrare un impegno e un accertamento anche per l'importo dell'IVA e fare poi una compensazione entrata e spesa di questo importo.

Questo mandato e reversale a compensazione ha come beneficiario Erario dello stato?

Risposta

Si conferma che è corretto contabilizzare l’entrata (accertamento) per l’importo comprensivo dell’IVA e impegnare in spesa l’importo dell’IVA, così come è corretto emettere reversale in compensazione con mandato a favore dell’erario.

In particolare la fattispecie, pur non essendo stata presa in considerazione né dal principio contabile applicato alla contabilità finanziaria né dalle FAQ di Arconet, è stata oggetto di chiarimento da IFEL in risposta ad un quesito posto da un Comune sulla modalità di contabilizzazione delle fatture attive emesse in regime di “split payment” (quindi, in ambito commerciale e nei confronti di altra Pubblica Amministrazione).

A tale riguardo, l’Istituto per la Finanza e l’Economia locale invita l’Ente a seguire la seguente modalità di

contabilizzazione in contabilità finanziaria: la fattura emessa dall’Ente dovrà essere contabilizzata in modo da non computare nella liquidazione di periodo l’Iva a debito indicata in fattura, ancorché occorrerà registrare nel registro “Iva vendite” le operazioni effettuate e la relativa Iva non incassata dalla P.A. destinataria della

fatturazione (modalità indicata anche dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 15/E del 13 aprile 2015).

Nella contabilità finanziaria l’Ente:

accerta l’entrata al lordo di Iva;

impegna la spesa per l’Iva a debito sul capitolo “altre spese correnti n.a.c.” U 1.10.99.99.000;

emette l’ordinativo d’incasso per la parte dell’accertamento al netto di Iva;

per la parte restante dell’accertamento di cui al punto 1), l’Ente emette un ordine d’incasso in quietanza di    spesa del proprio bilancio, quest’ultimo a valere sull’impegno di cui al punto 2).

30 settembre 2022         Fabio Bertuccioli

 

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