Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiAbbiamo stipulato un accordo con la Prefettura per l'accoglienza dei profughi ucraini: l'accordo prevede che la Prefettura ci rimborsi le spese sostenute, previa emissione di fattura. Preciso che si tratta di fattura non soggetta ad Iva in quanto solo rimborso spese.
In caso di documento di importo superiore a € 5.000,00 la Prefettura ritiene di dover effettuare la verifica inadempimenti. E' corretto il loro operato considerato che si tratta di rapporto tra due enti pubblici? Se no, a quale normativa possiamo fare riferimento per comunicare loro di essere esonerati dalla verifica?
La circolare RGS n. 13 del 21 marzo 2018, allo scopo di chiarire i rapporti tra amministrazioni pubbliche, enti e società rientranti nell’ambito soggettivo dell’articolo 48-bis, precisa che non sussiste l’obbligo dell’espletamento della verifica nelle ipotesi di pagamenti disposti da tutti questi soggetti tra loro. Si allega circolare (v, pag. 9, alla fine del paragrafo 2).
Inoltre, la 2circolare n. 22/2008 della RGS ha stabilito che il termine “pagamento” deve essere inteso in senso privatistico, ossia occorre fare riferimento all’adempimento dei un obbligo contrattuale. Il pagamento è l’adempimento di un’obbligazione pecuniaria derivante, per lo più, da un rapporto contrattuale. La medesima circolare ha reputato che la norma in argomento non debba applicarsi al semplice trasferimento di somme che, pur transitando per la Pubblica Amministrazione, non costituisce, tuttavia, un vero e proprio pagamento nel senso poc'anzi illustrato.
12 settembre 2022 Eugenio De Carlo
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ANAC – 16 maggio 2025 (delibera 7 maggio 2025, n. 192)
Ministero dell’Interno - Comunicato del 14 maggio 2025
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