Indennità di vigilanza e indennità per specifiche responsabilità

La risposta è positiva.

L’indennità di vigilanza è stata introdotta nella contrattazione collettiva dall’art. 37, comma 1, lettera b), del C.C.N.L. Regioni Autonomie Locali del 06.07.1995, modificato dall’art. 35 del C.C.N.L. del 14.09.2000 e dall’art. 16 del C.C.N.L. del 22.01.2004, ed è tutt’ora vigente.

Per la questione che ci occupa, il Titolo VI del C.C.N.L. Funzioni Locali del 21.05.2018, rubricato in “Sezione per la Polizia Locale” e in particolare l’art. 56-sexies, comma1, introduce l’indennità di funzione che gli enti possono erogare al personale della Polizia Locale inquadrato nelle categorie C e D, che non risulti incaricato di posizione organizzativa, per compensare l’esercizio di compiti di responsabilità connessi al grado rivestito.

Il successivo comma 4, specificamente, recita “L’indennità di cui al comma 1 sostituisce per il personale di cui al presente titolo l’indennità di specifiche responsabilità, di cui all’art. 70 quinquies, comma 1…”.

Il comma 5, lettera b), del citato art. 56-sexies, infine chiaramente ed inequivocabilmente risponde al quesito precisando che detta indennità di funzione “… è cumulabile con l’indennità di cui all’art. 37, comma 1, lett. b), del CCNL del 6.7.1995 e successive modificazioni ed integrazioni …”.

È di tutta evidenza che l’Ente, in relazione al profilo professionale del dipendente (Vigile urbano ovvero agente di Polizia Locale o altra denominazione), dovrà fare riferimento all’art. 56-sexies e non all’art. 70-quinquies del C.C.N.L. Funzioni Locali del 21.05.2018.

26 agosto 2022             Giuseppe Gaeta

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