Finanziamento spese per intervento sostitutivo del comune (privato inadempiente).

La giurisprudenza contabile ha avuto modo di precisare in diverse occasioni che le spese che il comune deve sostenere per conto di un altro soggetto, anche se destinate ad essere rimborsate, qualora comportino autonomia decisionale e discrezionalità - come ad esempio le spese per interventi urgenti posti in essere in sostituzione di privati giuridicamente tenuti ma inadempienti - non hanno natura di “Servizi per conto terzi” (CdC Liguria n. 12/2014 e n. 43/2017) ed allorché agisce in sostituzione di un terzo inadempiente il Comune non è mero esecutore di una determinazione altrui, ma mantiene discrezionalità ed autonomia decisionale, con la conseguenza che le transazioni poste in essere non possono essere classificate come servizi per conto terzi (CdC Lombardia n. 430/2015; CdC Calabria n. 98/2016). In termini analoghi si esprime il paragrafo 7.1 del principio contabile applicato n. 4/2, il quale ribadisce che le spese che comportano autonomia decisionale e discrezionalità, anche se destinate ad essere interamente rimborsate, non possono essere allocate tra le partite di giro, ma debbono essere contabilizzate negli altri titoli del bilancio.

Tanto premesso, nella situazione descritta nel quesito l’Ente dovrà disporre una variazione di bilancio per prevedere nella parte uscita al titolo 1 la spesa relativa all’effettuazione dell’intervento sostitutivo, ove sarà poi registrato l’impegno quantificato con la determina dell’ufficio tecnico, ed in pari tempo istituire la voce di entrata al titolo 3 quale recupero delle spese anticipate per l’intervento sostitutivo (piano dei conti E.3.05.02.04.xxx : Incassi per azioni di rivalsa nei confronti di terzi), ove dovrà contestualmente registrarsi l’accertamento in misura corrispondente all’impegno registrato in spesa.

19 agosto 2022             Ennio Braccioni

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