Referendum 2025: le indicazioni per l'ammissione di elettori al voto con procedura speciale
Ministero dell’Interno – 4 giugno 2025
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiUna persona vuole donare uno scuolabus al Comune. Si richiede come deve svolgersi la procedura della donazione e si richiede quale è la soluzione migliore tra le seguenti:
La persona fa la donazione di denaro all’Ente vincolata all’acquisto di uno scuolabus. Il Comune quindi accetta la donazione di denaro e poi acquista lo scuolabus. In questo caso si chiede se oltre alla Delibera di Consiglio di accettazione della donazione è necessario un conseguente atto pubblico. Se sì si chiede se il donante deve dichiarare la non modicità del valore del bene che intende donare.
Si chiede, con riferimento alla gestione dell’iva, se la fattura di acquisto dello scuolabus deve rientrare nel servizio rilevante iva del trasporto scolastico. Se si, ai sensi dell’art.17-ter de dpr 633/72, l’iva di fatto verrà o meno recuperata dall’Ente?
SOLUZIONE B
La persona che fa la donazione acquista direttamente lo scuolabus che poi andrà a donare al Comune. In questo caso si chiede se oltre alla Delibera di Consiglio di accettazione della donazione è necessario un conseguente atto pubblico. Se sì si chiede se il donante deve dichiarare la non modicità del valore del bene che intende donare indicando il valore di acquisto dello stesso.
Si chiede se con riferimento all’iva commerciale necessario fare qualcosa o basta inventariare il bene. Se basta solo contabilizzare il bene in inventario si chiede con quale criterio stimare il valore.
Si richiede infine se il Comune deve adottare un’altra soluzione diversa dalle precedenti e quindi come procedere.
Il Comune è sprovvisto di un regolamento sulle donazioni. E’ necessario approvarne uno prima di accettare la donazione?
1) Per l’accettazione della donazione non è richiesta alcuna regolamentazione specifica da parte dell’Ente.
2) La competenza ad accettare la donazione, valutato il pubblico interesse e motivata la scelta, è quella residuale della giunta ex art. 48 TUOEL, trattandosi di cosa mobile (denaro o scuolabus), atteso che tra le competenze tassative del consiglio ai sensi dell’art. 42 TUOEL è prevista quella di acquisto di beni immobili e non mobili (v. comma 2 lett.l art. 42 cit.).
3) In ogni caso, l’acquisto, anche se a titolo gratuito o la liberalità in caso di denaro, deve rientrare negli atti di programmazione e bilancio nonché di esecuzione (dup e peg) in sede di approvazione o di loro aggiornamento.
4) La deliberazione di giunta, quindi, in coerenza con gli atti di programmazione, nell’accettare il bene (denaro o scuolabus) assegnerà il procedimento amministrativo e la correlata stipulazione dell’atto di donazione ad apposito responsabile di servizio/ufficio, in base al modello organizzativo ed al riparto di competenze dell’ente stesso. Il responsabile del servizio, con i poteri di cui all’art. 107 TUOEL, in esecuzione degli atti di programmazione e di assegnazione presupposti, approverà con apposita determinazione lo schema di atto di donazione da sottoscrivere, indicando il valore della stipula nonché le coperture per le imposte e tasse inerenti la registrazione e, ove occorra, la trascrizione dell’atto.
5) L’atto di donazione mediante atto pubblico a norma dell’art. 783 c.c. è richiesto ove ricorrano le condizioni che saranno valutate dalla giunta in sede di accettazione. Infatti, L’articolo 783 del odice civile stabilisce che le donazioni di modico valore che hanno ad oggetto beni mobili (e quindi anche denaro) possono essere fatte anche senza notaio. L’importante è che ci sia stato il trasferimento, dal donante al donatario, dell’oggetto donato. Secondo la Cassazione, ai fini del riconoscimento del modico valore di una donazione, l'art_ 783 c.c. non detta criteri rigidi cui ancorare la relativa valutazione, dovendosi essa apprezzare alla stregua di due elementi di valutazione la cui ricorrenza, involge un giudizio di fatto: quello obiettivo, correlato al valore del bene che ne è oggetto, e quello soggettivo, per il quale si tiene conto delle condizioni economiche del donante. Ne consegue che l'atto di liberalità, per essere considerato di modico valore, non deve mai incidere in modo apprezzabile sul patrimonio del donante (v. Corte di Cassazione, Sez. 2 - , Ordinanza n. 3858 del 17/02/2020 (Rv. 657108 - 01).
6) Pertanto, considerato che il trasferimento diretto del denaro non può operare per gli enti locali, in base all’ordinamento finanziario che prevede apposite procedure di incasso mediante la contabilità dell’ente, e che l’importo appare comunque considerevole oggettivamente rispetto al bene che si prospetta di ricevere (e non conoscendo le condizioni del donante), si ritiene che l’atto pubblico debba essere rogato.
7) Circa la competenza a rogare gli atti di donazione da parte del segretario comunale ai sensi dell’art. 97 TUOEL, questa è controversa. Infatti, per quanto la potestà rogatoria del segretario sia stata ampliata dalla riforma del 1997, è posto in dubbio che tale potestà si estenda anche a quei contratti (quale, in forza dell’art. 769, è nell’ordinamento civilistico la donazione) che prevedono la specifica forma dell’atto pubblico (si veda, ed esempio, in senso contrario, la circolare del Ministero dell’Interno, 15 luglio 1997, n. 18).
8) La deliberazione che autorizzerà l’accettazione della donazione demanderà al servizio che ed inventaria il patrimonio la registrazione negli atti di quest’ultimo e nell’inventario del bene di che trattasi una volta ricevuto direttamente o acquistato con le somme donate, il cui valore, ai sensi dell’art. 230 TUOEL, sarà rappresentato nello stato patrimoniale nel rispetto del principio contabile generale n. 17 e dei principi applicati della contabilità economico-patrimoniale di cui all'allegato n. 1 e n. 4/3 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni (Per i beni mobili ricevuti a titolo gratuito, il valore da iscrivere in bilancio è il valore normale, determinato, come, per le immobilizzazioni immateriali, a seguito di apposita relazione di stima a cura dell’Ufficio Tecnico dell’ente, salva la facoltà dell’ente di ricorrere ad una valutazione peritale di un esperto indipendente designato dal Presidente del Tribunale nel cui circondario ha sede l’ente, su istanza del rappresentato legale dell’ente medesimo.).
18 agosto 2022 Eugenio De Carlo
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