Sindaco in aspettativa che dal 1° agosto 2022 ha avuto accesso alla quiescenza

Come è noto, per i dipendenti in aspettativa non retribuita, ai sensi dell'art. 81 del decreto legislativo n. 267/2000, la norma ha demandato l'obbligo del versamento contributivo dal datore di lavoro, da cui dipendeva l'amministratore prima dell'aspettativa, all'Ente locale presso il quale lo stesso amministratore svolge il proprio mandato. Tale Ente, pertanto, deve provvedere al versamento dei contributi all'Istituto di previdenza al quale è iscritto l'amministratore nella veste di lavoratore subordinato. Sulla retribuzione cui l'amministratore avrebbe avuto diritto nel caso in cui non avesse usufruito dell'aspettativa non retribuita, si devono applicare le aliquote contributive stabilite per il settore, L'ente, infatti, deve farsi carico della contribuzione sia per la quota a carico del datore di lavoro che per quella a carico dipendente.

Nel caso di specie, per il sindaco in aspettativa che dal 1° agosto 2022 ha avuto accesso alla quiescenza, il comune dovrà elaborare l’ultimo Uniemens relativo al mese di luglio 2022, così come segue:

•  calcolare la contribuzione da versare con riferimento alla retribuzione virtuale che il soggetto avrebbe percepito se avesse prestato regolare servizio presso il proprio ente di appartenenza;
• includere negli imponibili anche il rateo di tredicesima relativa al periodo 01.01.2022/31.07.2022;
• inserire il codice cessazione (dimissioni, limiti di età o altro).

16 agosto 2022             Francesco Disano

Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 4722, sintomo n. 4833