FAQ IMU - Risposte a domande frequenti in ordine all’elaborazione e alla trasmissione al MEF da parte dei comuni del Prospetto delle aliquote IMU
Ministero dell’Economia e delle Finanze – FAQ IMU
La relazione della Corte dei conti sullo stato dell’attuazione a giugno 2022
Servizi Comunali Affari generaliPiano nazionale di ripresa e resilienza: interventi a ostacoli se non si agisce sul lato delle capacità gestionali delle amministrazioni locali, fornendo loro un adeguato supporto. Questo il messaggio che emerge, per quanto riguarda Comuni ed enti territoriali, dalla relazione approvata, con Delibera n. 47/2022/G, dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, in cui la magistratura contabile ha riportato gli esiti delle analisi svolte, attraverso un campionamento qualitativo e quantitativo, sullo stato di attuazione di 31 su 45 degli interventi ricompresi nel PNRR e sul conseguimento degli obiettivi previsti per il primo semestre 2022.
Comuni in cerca d’aiuto
Un esempio? L’intervento da 200 milioni di euro che prevede il finanziamento e l'attuazione, in conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale, di progetti in materia di energia (fonti rinnovabili, efficientamento energetico), gestione delle risorse idriche (desalinizzazione), mobilità sostenibile (piste ciclabili, autobus e imbarcazioni a zero emissioni) e gestione del ciclo rifiuti (raccolta differenziata). Le risorse sono destinate a favore di 13 Comuni situati sul territorio di 19 piccole isole non connesse alla terraferma. L’avvio del programma, con la pubblicazione del relativo bando, è stato tempestivo e il Mite ha individuato nella Cassa Depositi e Prestiti il soggetto incaricato ad assistere i Comuni nella predisposizione dei progetti da finanziare. Ma “sarà probabilmente necessario individuare un soggetto idoneo a supportare i Comuni anche nella predisposizione dei bandi di gara, finalizzati ad assegnare l’esecuzione dei progetti”, sottolinea però la magistratura contabile. E ancora, la misura che punta a fornire ai Comuni sovvenzioni per investimenti nella rigenerazione urbana, 3,3 miliardi sul piatto della bilancia. Anche in questo caso difficoltà che gli Enti beneficiari potrebbero riscontrare sono di natura amministrativa. “Infatti”, afferma la Corte, “soprattutto i Comuni più piccoli da tempo rappresentano carenza di risorse umane qualificate, nonché numerose complessità burocratiche e contrattuali che aggravano la procedura di affidamento delle opere”.
Reazioni positive
Le amministrazioni centrali dello Stato, si legge nella delibera, hanno reagito positivamente al primo impatto con il PNRR, con il conseguimento pressoché totale degli obiettivi previsti dal Piano ma l’attenzione sulla sua esecuzione resta particolarmente elevata e il giudizio complessivo sul 2022 potrà delinearsi solo a fine anno. Malgrado il dato formale positivo, nei settori esaminati (tutela ambientale e della salute, delle politiche del lavoro e dello sviluppo sostenibile, della digitalizzazione, dell'internazionalizzazione, dell'istruzione, dell'inclusione e del sostegno sociale) sono emerse sostanziali criticità, in un contesto, come quello attuale, che ha visto modificare il quadro economico finanziario rispetto alle previsioni iniziali, determinando l'emersione di elementi di incertezza destinati ad influenzare il rialzo dei costi di realizzazione di alcuni progetti. Il rafforzamento delle strutture amministrative e l’adeguatezza delle risorse umane in corso di reclutamento - ha specificato la magistratura contabile - costituiscono elementi essenziali ai fini dell’attuazione degli interventi, così come adeguate attività di assistenza tecnica che garantiscano lo svolgimento delle azioni connesse alla realizzazione degli obiettivi. Le osservazioni della Corte, su questo punto specifico, si sono focalizzate sulla necessità di superare la questione della finanziabilità dell'assistenza tecnica, attualmente non sostenibile con i fondi del PNRR. Sul versante attuativo degli interventi sul territorio - ha rilevato la Corte - è richiesta, soprattutto in alcune aree del Paese, un’azione di razionalizzazione che assicuri uniformità e omogeneità di presidio e di offerta di servizi, oltre a consentire lo svolgimento di efficaci controlli sui flussi di risorse e sul raggiungimento degli obiettivi finali.
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