PNRR: Via libera alla riforma del processo civile

Italia domani - piano nazionale ripresa e resilienza – 29 luglio 2022

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02 Agosto 2022

Italia domani - piano nazionale ripresa e resilienza

PNRR: Via libera alla riforma del processo civile

29/07/2022

Prosegue l’impegno del Governo in materia di giustizia: il Consiglio dei Ministri ha approvato anche il testo sull’Ufficio del processo

Semplificare le procedure nell’ambito del processo civile, incoraggiare le forme alternative di risoluzione delle controversie, aiutare la convivenza attraverso strumenti quali la mediazione, la negoziazione assistita e gli arbitrati - anche con incentivi fiscali. Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dei Decreti attuativi della riforma del processo civile e del testo sull’Ufficio per il processo prosegue l’impegno del Governo in materia di giustizia. 

Con il via libera a queste misure, che fanno parte degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da raggiungere entro dicembre 2022, il Governo punta a migliorare l’efficienza del servizio ai cittadini e alle imprese. Grazie alle misure contenute nel PNRR l’obiettivo è quello di ridurre del 40% in cinque anni la durata dei processi civili e del 25% dei processi penali – con impegni analoghi per i processi ammnistrativi. 

Per farlo sono previsti investimenti sulla digitalizzazione e soprattutto nelle risorse umane, in particolare per l’Ufficio del Processo, inserendo gli assistenti dei giudici, ossia giuristi giovani che offrono supporto al giudice pertinente e che sono in grado di aiutarlo a istruire e fare altre attività giurisdizionali. Il corpo giudiziario italiano ha circa 9.000 magistrati in servizio. Grazie al PNRR verranno reclutati circa 16.500 giovani funzionari, di cui la metà è già entrata in servizio.  

Italia Domani è un piano che intende consegnare alle prossime generazioni un sistema paese migliore. In questo senso le riforme sono fondamentali dato che la giustizia rappresenta un pilastro dell’intera società: se funziona i benefici si irradiano in tutta la vita sociale ed economica. La giustizia è una infrastruttura che sorregge tutto il Paese ed è su questo principio che si basa la rilevanza della riforma per la ripresa e la resilienza del Paese – le parole chiave di Italia Domani. 


IL COMPLETAMENTO DEL PERCORSO DELLE RIFORME

Entro dicembre 2022

  • Riforma delle commissioni tributarie: rendere più efficace l’applicazione della legislazione tributaria e ridurre il numero di ricorsi alla Corte di Cassazione. 

Entro giugno 2023 

  • Riforma del processo civile e penale: questa riforma si incentra sulla riduzione del tempo del giudizio civile e penale riducendo il numero di casi presso gli uffici giudiziari, semplificando le procedure e abbattendo l’arretrato e incrementando la produttività degli uffici. Devono essere completate l’adozione di tutti i regolamenti e delle fonti di diritto derivato per applicare le leggi attuative per la riforma della giustizia. 
  • Entrata in vigore di tutte le misure di semplificazione necessarie e le norme di diritto derivate per l’attuazione di tutti i processi e procedure volti alla semplificazione del codice dei contratti pubblici: la misura prevede la riduzione della frammentazione delle stazioni appaltanti, la realizzazione di una e-platform, la semplificazione e la digitalizzazione delle procedure dei centri di committenza in un’ottica di interoperabilità e interconnettività, la semplificazione della revisione della disciplina del subappalto.  

Entro dicembre 2023 

  • Digitalizzazione del sistema giudiziario: la riforma prevede l’obbligatorietà del fascicolo telematico obbligatorio e il completamento del processo civile telematico. 

Entro dicembre 2024 

  • Riduzione dell’arretrato giudiziario: la riforma ha l’obiettivo di ridurre del 25% il numero di cause pendenti nel 2019 davanti ai Tribunali Amministrativi Regionali. 
  • Riduzione dell’arretrato giudiziario del Consiglio di Stato: l’obiettivo è ridurre del 35% il numero di cause pendenti al 2019 al Consiglio di Stato semplificando le procedure e aumentando la produttività degli uffici. 
  • Riduzione dell’arretrato giudiziario dei Tribunali ordinari civili: ridurre del 65% il numero di cause pendenti nel 2019 presso i Tribunali ordinari civili. 

Entro giugno 2026 

  • Riduzione della durata dei procedimenti civili: la riforma ha l’obiettivo di ridurre del 40% i tempi di trattazione di tutti i contenziosi civili e commerciali rispetto al 2019. 
  • Riduzione della durata dei procedimenti penali: l’obiettivo è ridurre del 25% i tempi di trattazione di tutti i procedimenti penali rispetto al 2019.
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