Inquadramento dipendente assunto ex art.90 del D.LGS 267/2000

La disciplina dei requisiti di accesso alle posizioni lavorative spetta ai singoli enti, che vi provvedono con l’adozione di uno specifico regolamento degli accessi. In sede di predisposizione di tale regolamento, l’ente, ai fini della determinazione del titolo di studio necessario per l'accesso ad un determinato profilo, non può non attenersi alla disciplina contrattuale in materia di sistema di classificazione e in particolare ai contenuti della declaratoria professionale del profilo stesso e della categoria in cui è esso è collocato. Questi, infatti, comprendono anche i requisiti culturali che lo caratterizzano, dato che esiste una stretta, e inscindibile, correlazione tra il contenuto del profilo e la preparazione culturale, professionale e l'esperienza dei candidati che possono accedervi.

L‘allegato A al CCNL del 31.3.1999, prevede che l’inquadramento del personale in possesso del solo titolo di studio della scuola dell’obbligo possa essere non superiore a B3.

Conseguentemente, in relazione ai compiti che vengono assegnati al dipendente assunto ex art. 90 TUEL, l’inquadramento dovrà rispettare tale previsione.

Nello specifico si ritiene che il tipo di compiti sia correlabile ad un inquadramento B1 per il quale il citato CCNL include coloro che svolgono attività caratterizzate, tra l’altro da “Relazioni organizzative interne di tipo semplice anche tra più soggetti interagenti, relazioni esterne (con altre istituzioni) di tipo indiretto e formale” nonché “Relazioni con gli utenti di natura diretta”, non previsti per la categoria A.

24 giugno 2022             Angelo M. Savazzi

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