L’informazione interdittiva antimafia non può riguardare una persona fisica, in quanto tale e non esercente attività imprenditoriale
Consiglio di Stato, Sezione II - Sentenza 27 marzo 2025. n. 2574
Circolare del Viminale con indicazioni alle amministrazioni
Servizi Comunali Affari generaliRafforzato il tracciamento antimafia degli investimenti inerenti il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il ministero dell’Interno ha inviato alle Prefetture una circolare (prot n. 0038877 del 13 giugno 2022, in all.) che richiama la strategia di prevenzione a livello centrale dell’Organismo permanente di analisi e monitoraggio sul rischio di infiltrazione nell’economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso, istituito presso la direzione centrale della Polizia criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza.
Cosa prevede la circolare
Nel documento si conferma la centralità della Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia (BDNA) per assicurare adeguata tutela degli investimenti del PNRR dalle aggressioni criminali: si tratta di uno strumento che, con il suo continuo aggiornamento, permette di "acquisire una mappatura degli operatori economici coinvolti nel ciclo realizzativo degli interventi inclusi nel perimetro del PNRR". Il tracciamento consentirà di monitorare l'eventuale adozione di provvedimenti nei confronti degli operatori economici coinvolti nei lavori, per i quali siano emersi elementi su un rischio infiltrativo, senza comunque escludere il ricorso a quelle misure di carattere conservativo introdotte più di recente, come la misura della prevenzione collaborativa di cui all'art. 94-bis del Codice antimafia, alternativa all'immediata interdizione dell'operatore economico. Potrà anche essere valutata, fanno sapere dal Viminale facendo riferimento all’art. 32, comma 10, del decreto legge n. 90/2014, l'applicazione dello strumento del commissariamento ad contractum, qualora gli elementi indizianti siano di tale rilevanza da avere già comportato l'adozione di un'informazione interdittiva. La circolare chiarisce, infine, che, nei casi in cui gli interventi del PNRR siano inclusi negli appositi strumenti di pianificazione e programmazione previsti dal Codice dei contratti pubblici, troverà applicazione il modello di prevenzione antimafia definito dalle linee guida adottate dal Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari. La circolare definisce indispensabile la collaborazione interistituzionale con le Amministrazioni centrali e territoriali che si concreterà nella indicazione, all’atto dell’accesso alla BDNA per l’acquisizione della documentazione antimafia, di un’informazione tracciante che consiste nell’annotazione dell’appartenenza dell’intervento, cui la richiesta di documentazione è riferita, all’ambito realizzativo del PNRR.
Le indicazioni del premier
La circolare coglie indicazioni operative che il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva fornito nelle scorse settimane. "Semplifichiamo le procedure, miglioriamo il sistema di contrasto alle infiltrazioni, rafforziamo i controlli. Ampliamo gli strumenti a disposizione dei Prefetti, come la prevenzione collaborativa, senza creare nuovi ostacoli per le imprese", aveva affermato Draghi dall'Auditorium Giorgio Gaber del Grattacielo Pirelli nel corso del suo intervento al convegno "Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia" svoltosi il 25 maggio scorso per il trentesimo anniversario della Direzione Investigativa Antimafia.
La Posta del Sindaco
All. – Circolare Min. Interno 13 giugno 2022
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Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
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