Protocollazione richiesta presentata da un privato e inoltrata da un professionista delegato
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiSi chiede come protocollare una pec inviata per conto di un cittadino diverso dall'intestatario della pec stessa.
In particolare il cittadino 1 non ha una PEC, quindi chiede al cittadino 2, che ha una PEC, di inviare dei documenti all'ente.
Si chiede come deve comportarsi l'operatore comunale in questo caso. Come anagrafica mittente dell'e-mail deve inserire 2 anagrafiche, ovvero le anagrafiche dei due cittadini, oppure può lasciare indicata nel protocollo l'anagrafica mittente (cittadino 2 con PEC)?
E’ corretto che un cittadino non munito di pec utilizzi la pec di un altro cittadino per trasmettere documenti all’Ente?
La trasmissione come la ricezione del messaggio di PEC è attestata, rispettivamente, dalla ricevuta di accettazione e dalla ricevuta di consegna (art. 4, co. 6, DPR n. 68). La ricevuta di accettazione fornisce al mittente la prova dell’avvenuta spedizione di un messaggio di PEC (art. 6, co. 1, del DPR n. 68), mentre la ricevuta di avvenuta consegna fornisce al mittente la prova che ad una determinata data e ora il suo messaggio di PEC è effettivamente pervenuto all’indirizzo elettronico del destinatario (art. 6, co. 3, del DPR n. 68 e art. 37, co. 4, lett. c, DPCM 30 marzo 2009, relativo quest’ultimo alla validazione temporale dei documenti informatici).
Sia la ricevuta di accettazione che la ricevuta di avvenuta consegna rappresentano prove legali; a differenza della raccomandata, però, la PEC consente anche di certificare il contenuto dei messaggi trasmessi (art. 6, co. 4, DPR n. 68).
Ciò premesso, la protocollazione deve riguardare il mittente in quanto la pec ha valore proprio perché è nominativa e fa riferimento ai dati del titolare che l'ha registrata; pertanto, scrivendo e inviando il messaggio a nome di un'altra persona, il messaggio non può avere alcun valore legale perché la persona per cui si scrive e invia la pec non è stata identificata.
Diversamente avviene nel caso in cui la pec sia usata da un avvocato, il quale, munito di procura, scrive validamente la pec in nome e per conto del proprio assistito.
Peraltro, non può escludersi che il contenuto della pec inviata per conto di altri sia volontariamente tenuto in considerazione dal destinatario, sia pure con la validità alquanto relativa rispetto al caso in cui il mittente sia il titolare della pec per quanto prima detto.
Dunque, la pec andrà agganciata al mittente titolare, mentre ai fini della trattazione della pratica il contenuto della pec riferito ad altro soggetto potrà essere utilizzato, come detto con validità giuridica molto relativa e salvo opposizione dell’interessato, nell’ambito di apposito fascicolo (e relativo registro interno, ove esistente) dell’ufficio competente e a cui si riferisce il contenuto predetto.
7 giugno 2022 Eugenio De Carlo
Per i clienti Halley: ricorrente QS n. 2225, sintomo n. 2298
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
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