Riforma penale, ecco i testi bollinati
Ministero della giustizia - 10 agosto 2022
Risposta del Dott. Eugenio De Carlo
QuesitiQuando si dà un incarico ad un legale sottoscrivendo una convenzione con l'avvocato nella quale è stabilito il compenso spettante, le somme liquidate in sentenza, in caso di vittoria dell'Ente, spettano al comune o all'avvocato?
In genere, le convenzioni prevedono un compenso minimo al legale incaricato in caso di soccombenza, ma non pongono tetti in caso di esito vittorioso, anche per incentivare il professionista il quale sapendo che in caso di vittoria percepirebbe un compenso maggiore del minimo garantito, sarebbe ancor più motivato.
D'altra parte, costituirebbe un ingiustificato arricchimento della parte se questa ottenesse maggiori somme da quelle effettivamente spese nel giudizio, specie se a discapito dell'attività del proprio difensore. In questo senso, la Corte di Cassazione in materia di patrocinio a spese dello Stato: il divieto di arricchimento senza causa – principio generale e residuale dell’ordinamento – osta a che la parte vittoriosa lucri ingiustamente sulla condanna alle spese legali della parte soccombente, percependo somme che il Giudice voleva destinare al difensore vittorioso (v. ex multis l’ord. Cass., Sez. VI, 19 settembre 2017, n. 21611).
Nella prassi, comunque, non è dato conoscere parti che abbiano conseguito somme dall'attività del professionista (e a discapito di questo) di cui si siano avvalse e che costituiscano liquidazione giudiziale di spese e di competenze professionali basate sulle tariffe vigenti.
9 maggio 2022 Eugenio De Carlo
Per i clienti Halley: ricorrente QP n. 4393, sintomo n. 4504
Ministero della giustizia - 10 agosto 2022
Garante per la protezione dei dati personali - Newsletter 21 maggio 2020, n. 465
Conferenza Unificata – Report seduta 6 giugno 2019
Risposta dell'Avv. Elena Conte
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