Risposta della Dott.ssa Grazia Benini
QuesitiNell'istruttoria di una pratica di riconoscimento di cittadinanza jure sanguinis nell'atto di nascita della richiedente, figlia dell'avo italiano, sono presenti solo il nome ed il cognome dell'avo con l'indicazione del fatto che è nato in Italia. Come affermato dal Ministero dell'Interno nella nota n. 9511 di data 14/03/2014, "condizione imprescindibile per poter procedere al riconoscimento in via amministrativa dello status civitatis jure sanguinis nei confronti di discendenti italiani emigrati all'estero è la dimostrazione inequivocabile documentalmente comprovata, della discendenza di costoro dal soggetto originariamente investito dello status di cittadino". Si chiede se è possibile accettare un atto che manchi dei dati rilevanti, precisando che la lettura complessiva di tutta la documentazione presentata permette di ricostruire la discendenza.
La valutazione non può che essere la vostra ma mi stupisce il fatto che in un atto di nascita sia indicato solamente la paternità intesa come nome e cognome e luogo generico di nascita Italia; nessuna indicazione degli ascendenti? Il cittadino italiano è sposato con la madre della richiedente? In tal caso avreste a disposizione l’atto di matrimonio in cui potrebbero essere indicati dati ulteriori per identificare lo sposo con il cittadino italiano ed in tal caso se la madre coincidesse con la sposa il cerchio si chiuderebbe perfettamente.
Come dicevo la valutazione non può che essere la vostra in quanto avendo a disposizione oltre all’atto di nascita anche altra documentazione potrete riuscire a pervenire all’esatta identificazione del soggetto con il cittadino italiano nato in Italia.
Se è così non potrete che procedere con il riconoscimento della cittadinanza italiana.
1 aprile 2022 Grazia Benini
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