Omesso Piano Anticorruzione, sanzioni pecuniarie personali per il Cda dell’Ente

ANAC – Delibera 16 marzo 2022, n. 124

Servizi Comunali Piano nazionale anticorruzione

25 Marzo 2022

Autorità Nazionale Anticorruzione

Omesso Piano Anticorruzione, sanzioni pecuniarie personali per il Cda dell’Ente

Data:
24 marzo 2022

Sanzione per omessa adozione Ptpc

L’omessa adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione ha comportato per alcuni membri del Cda dell’Azienda territoriale per l’Edilizia di un importante Comune laziale un procedimento sanzionatorio da parte di Anac.

L’Autorità ha irrogato una sanzione pecuniaria complessiva pari a 5000 euro agli amministratori e responsabili dell’ente, sanzione che dovrà essere saldata personalmente dagli stessi amministratori.

L’indagine di verifica di Anac ha portato ad accertare la mancata pubblicazione annuale del Piano sul sito istituzionale, violando così l’obbligo di adozione, con relative inadempienze nella sezione Amministrazione Trasparente.

Il Piano triennale è stato approvato dal Cda dell’ente solo in data successiva all’avvio da parte di Anac del procedimento sanzionatorio, con un anno di ritardo rispetto alle scadenze di legge.

La delibera Anac

Nella delibera di sanzione, la numero 124 del 16 marzo 2022, l’Autorità rileva come il Consiglio d’amministrazione subentrato lo scorso anno abbia “una responsabilità per culpa in vigilando, avendo omesso di verificare la realizzazione degli adempimenti che la legge assegna”.

“L’organo di indirizzo politico – sottolinea Anac – non può esimersi dalle proprie responsabilità, in quanto la legge gli riconosce l’obbligo di controllo generalizzato affinché le disposizioni normative e regolamentari siano attuate”.

“Si evidenzia che il Piano - aggiunge la delibera - è un atto programmatorio, non costituisce un insieme astratto di previsioni e misure, trattandosi quindi di uno strumento dinamico che si evolve insieme alla struttura amministrativa cui pertiene, e in relazione al progredire della strategia di prevenzione, il ritardo nell’adozione non appare scusabile. A sottolineare la responsabilità, valga la considerazione che essendo il Piano di natura programmatica, perde la sua finalità se viene redatto quando il periodo di riferimento è già concluso. La mancata adozione del Piano Anticorruzione rappresenta pertanto una condotta omissiva che integra un illecito permanente i cui effetti si protraggono fino a quando l’adempimento richiesto dalla legge non viene effettivamente eseguito. Infatti, l’adozione di un provvedimento di programmazione e organizzazione, quale è il Piano Anticorruzione, richiede una serie di azioni di ricognizione di attività e di consultazione di cui non si è ricavata traccia dalla consultazione del sito, né è stata fatta menzione nelle controdeduzioni prodotte”. 

Infine Anac evidenzia “una scarsa attenzione dell’ente alle scadenze di legge previste” e “una totale noncuranza degli obblighi di legge”.
 

Leggi la delibera

 

Delibera n. 124 del 16 marzo 2022.pdf

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